Re: corrente industriale e corrente domestica
Probabilmente perch� proprio non aveva niente di meglio da fare, mirco,
il Mon, 20 Aug 2012 23:19:28 +0200, ha scritto in it.scienza.fisica a
proposito di "corrente industriale e corrente domestica":
> Vorrei chiedere un aiuto.
> Ho sentito dire che dal valore della corrente domestica si puo' calcolare
> il valore della corrente industriale.
> Mi potreste chiarire cosa vuol dire e come si effettua il calcolo?
> Grazie
Intanto parliamo di "tensione" e non di "corrente" dell'energia
elettrica.
[I veri fisici si turino come minimo gli occhi, le orecchie e il naso]
Per darti una vaga idea, la tensione � la "forza" dell'energia
elettrica, mentre la corrente � la "quantit�" che ne occorre nel tempo
per far funzionare un certo carico.
[ok, potete riaprire tutto quello che avevate tappato]
La relazione tra la tensione civile (ex 220V, ora unificati a livello
europeo a 230V) e quella industriale (ex 380V, ora 400V) �
Vciv = Vind / sqrt(3)
sqrt(3) � la radice quadrata di 3 e vale 1,732
La ragione � che l'energia � prodotta e trasportata su tre poli, detti
"fasi" (basta guardare qualsiasi linea ad alta tensione), e la tensione
� quella misurata su una coppia qualsiasi di queste tre fasi (� sempre
la stessa indipendentemente dalla coppia che scegli).
Esiste poi un quarto polo (termine qui impreciso, ma mi si perdoni)
detto "neutro" che fa da zero comune, e rispetto al quale ciascuna delle
tre fasi ha un valore inferiore, pari alla tensione tra fase e fase
diviso sqrt(3).
Quindi in un impianto industriale arrivi con le tre fasi e hai una
tensione tra di esse di 400 V, mentre in un impianto civile arrivi con
una sola fase e col neutro, con tensione di 400/1,732 = 230 V
--
Roberto Rosoni
Good night, and good luck.
Received on Thu Aug 23 2012 - 19:10:48 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Sat Jan 04 2025 - 04:23:31 CET