Valter Moretti wrote:
>...Qui ci vorrebbe un
> esperto di didattica della fisica (o della matematica). Quindi ben
> vengano le lauree specialistiche in didattica, per� tenute da veri
> esperti e non da persone che si improvvisano docenti di didattica
> della fisica o della matematica, come ho l'impressione che accada (a
> volte sento delle cose, da parte degli studenti, cui stento a credere
> su quello che succede in alcune delle SSIS)
Un problema collegato a tutto questo e' dove li troviamo gli esperti
qui in Italia. Non e' che non ce ne sono. Ma mi sembra che siano
veramente pochi (e non coincidono necessariamente con le persone
inquadrate nel Settore Disciplinare "Didattica della Fisica", almeno
sulla base delle impressioni che ho accumulato).
Pero' credo anche che delegare tutto agli "esperti" sia sbagliato
(esattamente come fingere che non ci sia un corpus di conoscenze
specifiche sulla didattica). Parlando con persone che operano dall'
altra parte dell' Atlantico (o che ci hanno lavorato) ci si accorge
che l' interesse e il coinvolgimento nel buon andamento didattico e
nelle sperimentazioni e' infinitamente maggiore di quanto accada qui
da noi. Purtroppo, l' atteggiamento con cui ci si scontra qui (e su cui
occorerebbe agire) e' quello del "non crederete che un collega possa
venirmi a dire come insegnare le mie cose !!". Su questa base il
coinvolgimento di esperti o meno ha poca importanza. Manca il desiderio
e la stessa idea che si possa migliorare.
>>Un futuro insegnante dovrebbe avere ricevuto una preparazione specifica
>>che comprenda anche quel che serve per sapere che un chiarimento su una
>>questione del genere non va cercato in un libro a livello di H-R ma
>>altrove.
>
>
> Questa preparazione chi la dovrebbe dare? Quali testi suggeriresti per
> avere chiarimenti in proposito? Quelli di Jammer gi� citati? o altri
> ancora (quelli di Jammer io li trovo un po' troppo filosofici).
Quelli a mio parere non sono male e non mi ritrovo nel considerarli
troppo filosofici. Piuttosto direi che sono un po' datati e un po'
carenti. Vado a memoria (a parte sporadiche consultazioni, l' ultima
volta li ho riletti una ventina di anni fa !) ma se non ricordo male
nella "Storia del concetto di Forza" si cerca di accennare anche all'
evoluzione del concetto di interazione nella moderna teoria quantistica
dei campi ma in modo lacunoso e inconcludente.
Anche sulla discussione sui principi della meccanica mi sembra che sia
passata un po' d'acqua sotto i ponti...
Io
> personalmente non ho mai trovato nulla di davvero convincente (forse
> solo il vecchio testo di Mach, la meccanica nel suo sviluppo storico
> critico), ha qualcosa di veramente notevole da dire...
Beh, in qualche modo e' una pietra miliare. Tuttavia nell' approccio
didattico odierno il punto di vista di Mach coesiste con formulazioni
che io chiamerei "neoclassiche" in quanto recuperano molto della
formulazione newtoniana.
> Le idee che ho esposto sulla fondazione della meccanica (che sono solo
> una piccola parte) sono elaborazioni personali di anni di
> riflessioni, dubito comunque che non siano gi� scritte da qualche
> altra parte, visto che sono molto naturali.
Una formulazione molto vicina alla tua e' quella che mi era stata
presentata da A. Romano quando avevo seguito il duo corso di Meccanica
Razionale (Univ. di Napoli). Da quel che ricordo erano delle
rielaborazioni a partire dall' approccio utilizzato da Noll e Truesdell
nel formulare la meccanica dei continui (ma il pretesto iniziale
relativo ai continui non credo fosse importante). E' quindi probabile
che certe considerazioni girino nell' aria da decenni anche se poi uno
ha un po' di difficolta' ad indicare un testo in cui il tutto sia
trattato in modo organico e didattiamente soddisfacente (peraltro Romano
ha scritto un libro di mecc. razionale; solo, almeno l' edizione che
ho io, non mi sembra completamente soddisfacente).
Giorgio
Received on Wed Apr 02 2008 - 00:49:48 CEST
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