On 12 Mar, 22:24, bugg..._at_libero.it (luciano buggio) wrote:
to, perci� y--> -oo.
>
> Hai ragione: C deve tendere all'infinito in modo non indipendente da x ed
> alla stessa velocit� a cui tenderebbe a meno infinito f(x) al tender di x
> a zero.
> Io ragionavo, intuitivamente, in termini "operativi".
> Se leggi il mio reply a manu ti sar� forse chiaro: Di volta in volta, a
> seconda della "profondit�" alla quale si riferisce la fenomenologia
> studiata (vale a dire la vicinanza al centro c), laddove per
> "fenomenologia"qui intendo semplicemente il rilievo del gradiente, a C si
> attribuisce il valore sufficientemente grande che permetta di avere a che
> fare con valori positivi del potenziale.
> Sar� sempre C>f(x) all'esterno dell'intorno di zero che viene via via
> studiato.
> Questa operativit� ci eviter�, come diceva Schroedinger, ma in tutt'altro
> senso, "la spiacevole singolarit� del punto zero".
> Ma questo � un altro discorso.
Non so se ti pu� interessare, ho ricavato una funzione f(x) che tende
a zero, per x-->0, con derivata +oo e che tende ad 1 per x-->+oo:
f(x) = Rad[ x/Rad(x^2 + 1) ]
Received on Sun Mar 16 2008 - 03:47:35 CET
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