Ho sentito parlare di motori elettrici che non funzionano
per interazione dei campi magnetici elettroindotti tra statore e rotore, ma funzinano
grazie alla reciproca attrazione tra alcune porzioni del rotore (opportunamente
caricati) e gli elettrodi posti sullo statore.
Mi pare che di motori di questo tipo ne esistano solo di piccole dimensioni.
La limitazione credo risulti nel fatto che la coppia generabile dipende dalla
quantita' di carica accumulabile sul rotore che, essendo piccola per ragioni
tecniche, non permette di raggiungere elevati rapporti potenza/peso per motori di
dimensioni maggiori.
Quali potrebbero essere, secondo voi, gli ostacoli tecnici che impediscono un
accumulo di carica maggiore sul rotore?
Saluti.
Received on Wed Mar 19 2008 - 18:31:07 CET
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