No, non sto vaneggiando :)
Mi riferisco a una "intervista impossibile" di Odifreddi a Galileo, di
cui parte era pubblicata su "Repubblica" di ieri.
Vi riporto il brano in questione.
O.: "Ma, passando al suo vero lavoro, quale considererebbe il
contributo piu' duraturo da lei dato alla scienza?"
G.: "Forse quello che mi sembra voi chiamiate, non a caso, principio
di relativita' galileiana."
O.: "Come lo racconterebbe a un profano?"
[La risposta di G. riassume la famosa pagina dei "Massimi Sistemi"]
O.: "Se prova a leggere questo brano della Relativita' di Albert
Einstein, si accorgera' di aver fatto scuola anche nella divulgazione
scientifica."
[A quanto pare secondo O. i "Massimi Sistemi" sono un libro
divulgativo...]
G.: "Vediamo: 'Supponiamo che un treno molto lungo [...] Perveniamo
cosi' all'importante risultato che gli eventi che sono simultanei
rispetto alla banchina non sono simultanei rispetto al treno, e che
ogni corpo di riferimento ha il suo proprio tempo particolare."
O.: "Cosa ne pensa?"
G.: "Mi sembra di vedere, allo stesso tempo, una continuita' e una
discontinuita' col mio lavoro: sembra che la luce non si comporti,
rispetto alla mia nave, allo stesso modo degli animaletti volanti, dei
pesi e delle gocce cadenti."
Fine della citazione.
I commenti li lascio a voi...
--
Elio Fabri
Received on Tue Mar 11 2008 - 21:11:58 CET