Re: Paradosso della perdita dell'informazione in un buco nero

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Sat, 18 Aug 2012 20:56:58 +0200

Soviet_Mario ha scritto:
> Si, ma tra l'auspicabilità di una cosa e la sua realizzabilità
> concreta non c'è¨ nessun nesso stringente.
Ti dico subito che il tuo post mi è molto piaciuto.
E anche quello del giorno prima, in cui mi hai anche definito
insolente, ma non me la prendo, anche perché un po' hai ragione.
Dovrei moderarmi, ma certe volte mi scappano...

Comunque, tornando a questo post, non ho la minima intenzione di
entrare nella discussione con Omega, che è ormai dimostrato essere del
tutto impossibile, ma solo precisare qualche punto di quello che dici.

> Fammi un esempio di postulato (vero, nel senso di basilare e nn
> derivato) che non trovi intuitivo. Io non me ne ricordo nessuno.
Te lo faccio io : il postulato della contiuità.
Tanto è vero che a Euclide era sfuggito...

> basta esaminare le proprietà dei mattoncini isolati.
A proposito di "Physics for the Inquiring Mind", sei andato dietro a
Omega invece di verificare.
Del resto il titolo è chiaro: non si tratta affatto di dare una
spiegazione fisica della mente, ma di fare un'esposizione della fisica
adatta a chi ha una mente curiosa, indagatrice.
Insomma, è un libro di fisica, destinato a studenti di facoltà non
scientifiche, ma niente affatto divulgativo.
Lo conosco benissimo, è di oltre 60 anni fa e avevo anche promosso la
traduzione, che poi si arenò per varie ragioni.
Ma se ti riuscisse di averlo, te ne consiglierei caldamente la lettura.
A me produsse una passione per l'astronomia, che ha influenzato
parecchio la mia attività negli anni successivi.

> Sotto al bosone di Higgs ci sono 10'000 tappe che a me mancano.
Guarda la coincidenza!
Proprio in questi giorni mi era venuta l'idea di dimostrare
l'impossibilità della divulgazione di certi argomenti, prendendo il
bosone di Higgs e facendo vedere, passo passo all'indietro, quanti passi
(le tue tappe) sono necessari per arrivarci.
Non per la matematica, ma per le idee fisiche e la loro evoluzione.

> La curiosità va temperata dall'accettazione dei propri limiti (e
> intrinseci e contingenti, di tempo e voglia ad allenarsi), e quindi
> indirizzata su ciò che è possibile ottenere. E cmq senza assurde
> pretese.
Il fatto è che tu di scienza ne capisci (molto più di me in certi
ambiti) e capisci che cosa significa la ricerca, la comprensione,
l'insegnamento.
Invece tanti ne parlano senza avere la minima idea di tutto ciò.

Solo un rimprovero debbo farti: ancora una volta, un post di oltre 300
righe! :-(
                         

--
Elio Fabri
Received on Sat Aug 18 2012 - 20:56:58 CEST

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