Re: tutto gira?

From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Mon, 3 Mar 2008 19:46:27 +0100

"luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:fqhdlc$jts$1_at_news.newsland.it...

> Se non � res extensa, l'elettrone appartiene a quell'altro ordine di cose
> che, pur essendo strutturate ed avendo propriet�, non hanno estensione
> nello spazio, al di l� di quanto allargano le braccia i bimbi quando
> devono quantificare il loro amore per la mamma: le cose dello spirito.
> L'elettrone � res cogitans.

Scusate se mi intrometto. Ma res extensa nasce dall'esperienza del mondo a
dimensione d'uomo. Chi lo dice che il mondo � fatto solo di cose tutte
simili a quelle che esperiamo quotidianamente? Perch� cambiando la scala �
necessario che le "cose" diventino solo pi� piccole (o pi� grandi)? Non
potrebbe semplicemente essere vero che certi concetti sono applicabili solo
ad una data scala e non a tutte le altre? In fondo la fisica piuttosto che
soppiantare teorie precedenti, si � limitata a scoprire che il mondo in
condizioni diverse da qulle in cui era maturata la meccanica newtoniana non
si comporta "proprio cos�", ma ci� non toglie che la fisica newtoniana sia
utilissima per un mare di situazioni in cui sarebbe semplicemente inutile
applicare altri concetti. Quello che voglio dire � che non sta scritto da
nessuna parte che le palle da tennis debbano essere il paradigma di ci� che
esiste materialmente, mentre tutto il resto �...pensiero, idea astratta. Il
concetto di materia che intuiamo, quello legato alle palle da tennis, �
utile per giocare a tennis, descrivere il lancio di un proiettile, ecc., ma
non deve necessariamente servire anche su scale differenti.

La scienza, poi, deve guardarsi da certe derive ideologiche ed autolatriche:
ha i suoi limiti e pi� ne � consapevole, pi� � utile al mondo.

Forse un giorno si risponder� a certe domande alle quali oggi non si sa
rispondere. Ma perch� la scienza progredisca, bisogna avere una mentalit�
aperta, proprio nel senso di chi non imbriglia la natura in concetti
provvisorii e destinati a mutare nel tempo. Se non vado errato, nel secolo
scorso, nei primi decenni del secolo scorso, molte menti "illuminate"
trovarono le maggiori difficolt� nel comprendere le scoperte su cui si �
sviluppata la fisica moderna, proprio poich� esse sovvertivano non solo un
consolidato apparato concettuale, ma soprattutto un apparato concettuale che
era molto vicino all'intuizione dell'uomo comune. Quella fisica, infatti,
colpa i limiti sperimentali (e non solo) nasceva dall'esperienza sul mondo a
dimensione d'uomo. La fisica successiva assest� un forte colpo a tale
pensiero e dischiuse scenari concettuali insospettati.

Ciao e grazie.
Received on Mon Mar 03 2008 - 19:46:27 CET

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