(wrong string) � ristretta

From: Siddharta <nospam_at_nospam.com>
Date: Tue, 4 Mar 2008 13:25:38 +0100

<luca0906_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:f4c5a266-8721-48fb-90b5-999602e8d377_at_s19g2000prg.googlegroups.com...
> Un saluto a tutti,
>
> girovagando in internet mi sono imbattuto nel seguente articolo di
> relativit� ristretta e mi piacerebbe che qualcuno di voi lo
> commentasse.
>
> http://www.wbabin.net/physics/crivelli2i.pdf
>
> saluti

Prendi la prima critica. Da quello che scrive il crivelli, se io vedo una
mercedes, con l'antenna della radio piazzata al centro del tettuccio,
allontanarsi da me verso una certa direzione, col passare del tempo dovrei
*vedere* l'antenna sposarsi verso il confine del tettuccio con il cristallo
anteriore. Immagino che prima o poi l'antenna comincer� a volteggiare oltre
l'auto, perdendosi nel nulla :-)
La distanza O'P (okkio a dove sta O' nel disegnino), da come la disegna e
dalle ipotesi geometriche che il Crivelli implicitamente assume (mi pare che
la RR qui non c'entri ancora un cacchio, siamo in ipotesi pre 1905),
possiamo immaginarla come il segmento che unisce l'estremo posteriore del
tettuccio con l'antenna. Se la distanza O'P fosse dipendente dal tempo,
dovrebbe accadere quello che ho scritto sopra, con buona fortuna per i
rivenditori di antenne :-)
Cosa diversa � dove si trova l'antenna rispetto a me e al mi riferimento (la
strada): dopo un secondo (ammettendo velocit� costante) sar� a x metri da me
(ma insieme a tutto il resto della macchina, per� :-), poi a 2x e cos� via.
Ma la distanza O'P mi pare che c'entri una bella sega con la trasformazione
da x a x', nel contesto delle considerazioni che fa il Crivelli.
Almeno, questo � il poco che mi ricordo di fisica ultra-elementare studiata
quasi un quarto di secolo fa...
Spero che arrivino interventi pi� "autorevoli".
Received on Tue Mar 04 2008 - 13:25:38 CET

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