Re: natura delle onde elettromagnetiche

From: LuigiFortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Tue, 19 Feb 2008 04:13:58 -0800 (PST)

On 18 Feb, 09:45, falzonemich..._at_libero.it (Michele Falzone) wrote:
> Per mantenere un'onda devi integrare energia, per una altalena tu dai una
> certa quantit� di moto ad ogni periodo e l'altalena continua a dondolare,
> per l'onda di un fluido devi integrare energia persa e puoi darla solo con
> una popolazione di particelle dello stesso fluido che hanno la quantit� di
> energia persa in un periodo.
>
> > Tu prima dici che non puoi fare a meno di trattare la (singola)
> > particella elementare in certe occasioni come particella, in altre
> > come onda, poi, pi� avanti, affermi che quando parli di particella,
> > intendi una popolazione di particelle. Per me questa distinzione �
> > fondamentale.
>
> No, cerco di chiarire, quando parlo di dualit� onda particella parlo di
> elettrone, protone ecc e sappiamo che per questo genere di particelle si
> comportano sia da onde che da particelle.
> Quando parlo di popolazione di particelle, parlo di particelle di fluido
> ed in particolare parlo del mio modello di elettrone.
>
> > E allora ti chiedo:
> > (1) La tua onda trasversale � formata da una popolazione di
> > particelle, oppure da una singola?
>
> Nel mio modello parlo di onda trasversale associata ad una onda di
> pressione generata da una popolazione di particelle con velocit�
> quadratica media pari a quella di una sola particella concentrata sulla
> cresta di un fronte d'onda sferica.
>
> > (2) Hai qualche ipotesi di come l'onda possa formarsi e da quali
> > particelle sia composta?
>
> Le particelle sono quelle di etere, come le particelle di un gas.
> Queste particelle come per un fluido reale, quando sono in presenza di un
> gradiente di velocit� in maniera stocastico generano delle
> microvorticosit�, come le vedi nella realt�, queste sono di due tipi e
> sono identiche a quello che nel caso dell'etere noi vediamo come elettrone
> protone.
>
> Per come si formano, pensa ad un vortice di etere grande quanto tutto
> quello che noi chiamiamo universo, in ogni punto di questo vortice vi � un
> gradiente di velocit�, pertanto a livello stocastico si creano i
> microvortici come detto sopra, mentre in un tubo il microvortice quando si
> sposta in una regione con gradientge di velocit� nulla scompare, nel
> vortice universo, una volta che si viene a creare, il microvortice si
> automantiene, visto che vi � sempre un gradiente di velocit�.
>
> Come al solito non so se ti ho chiarito il mio pensiero e meno, ma per
> qualunque dubbio chiedi
>
> Ciao
>

  Se l'etere esiste, allora diventano plausibili sia le onde e sia i
vortici.

  Tuttavia la reale esistenza dell'etere dovrebbe essere,
innanzitutto, provata, e se non � possibile farlo con l'osservazione
diretta, dovremmo poterlo fare almeno indirettamente, magari tramite
qualche sua presunta propriet�, che possa essere verificata.

  Se non si parte almeno da questo, si rischia di costruire castelli
senza fondamento, basati su qualcosa che potrebbe, alla fine,
risultare inesistente (come tanti ritengono che sia).

  Io ti chiedo: se l'etere esiste veramente, com'� che i pianeti e le
stelle, che si muovono in esso, non ne sono minimamente ostacolati?

Ciao, Luigi.
Received on Tue Feb 19 2008 - 13:13:58 CET

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