Re: La velocità relativa di due corpi che si attraggono

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: Fri, 8 Feb 2008 02:10:57 -0800 (PST)

On 7 Feb, 01:09, "Antonio De Marco" <ant.demar..._at_alice.it> wrote:

> Il problema dice 'Due particelle di massa m1 e m2 sono inizialmente ferme a
> distanza infinita. Dimostrare che se esse, a causa dell'attrazione
> gravitazionale, si avvicinano ......'

Ecco, se ti dimostro che --non-si-muoveranno-mai-- allora non
possiamo dimostrare che "si avvicinano".

> Quindi possono muoversi ad un certo
> momento.

Il fatto che "si possano muovere" non implica che "si muovano"
davvero....


> Ma si tratta di un problema.

lo so che e' un problema, e pure che gli autori vogliono insistere sul
concetto di potenziale gravitazionale , energia totale etc etc..... ma
cmque questo non si fa... il problema , messo cosi' e' quello, stop!

Sarebbe stato corretto proporre l'argomento usando un altro tipo di
problema: e cioe' che i 2 corpi sono "inizialmente" ad una certa
distanza D, non-infinita!
Quindi, il problema deve essre posto + correttamente in questo modo:
Siano m1 ed m2 2 corpi posti all'istante t0 a distanza D (ne' nulla
ne' infinita), e dotati di un certo moto relativo v0, e soggetti alla
loro mutua attrazione gravitazionale diretta lungo la congiungente
loro.
Calcolare la velocita' relativa dei 2 corpi per:
tutti gli istanti successivi a t0, posta v=v0 a t=t0;
tutti gli istanti precedenti a t=t0 di modo che la velocita' a t=t0
fosse esattamente v=v0.

Capisci adesso dove sta il nocciolo della questione?
E' quell'infinito (a distanza infinita) che da' fastidio
Received on Fri Feb 08 2008 - 11:10:57 CET

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