Re: Trasformazione luce nei video

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sun, 29 Jul 2018 16:38:14 +0200

Soviet_Mario ha scritto:
> e come potrebbe un monitor (men che mai uno schermo passivo
> a riflessione e un proiettore) produrre luce con tutte le
> medesime caratteristiche del laser ?
Rispondo con lunghissimo ritardo, ma spero non sia inutile (non � roba
che invecchia :-) )
Fin qui d'accordo, ma pi m i pare che stia trascurando un passaggio
importante.

In qualunque sistema di riproduzione video avrai i seguenti passaggi,
pi� o meno:
1) Una sorgente di luce (potrebbe essere il tuo laser)
2) Un sensore (es. telecamera) che rivela e codifica (per es. RGB) la
luce che ha ricevuta
3) Ma ricevuta da dove? Raramente dalla sorgente (chi punterebe la
telecamera verso il laser?) Piuttosto da un corpo solido o forse
liquido che riceve la luce della sorgente e la ritrasmette (riflette,
diffonde ...)
4) Un apparato (monitor) che riceve il segnale codificato e lo
riproduce come pixel colorati su una superficie (lo schermo).

Tu hai considerato 1) e 4), hai dato per scontato 2) e hai dimenticato
3)
Ora prendiamo il tuo laser giallo. (Ma a questi effetti anche una
comune lampada al sodio va bene: � meno monocromatica di un laser,
meno collimata e coerente, ma quanto a distr. spettrale ci si avvicina,
a parte la presenza del doppietto: 589.0 e 589.6 nm; ma una riga si
potrebbe pure filtrar via).

Il sensore in 2) � composto di tre elementi per pixel, con diverse
curve di assorbimento, grosso modo centrate in RGB, ma molto larghe;
sia per necessit� tecnica, sia perch� non sarebbe bene avere delle
sensibilit� strette. Avresti il risultato che il sensore sarebbe
"cieco" a gran parte delle l. d'onda.
Anzi, le tre curve *debbono* sovrapporsi, affinch� il sensore fornisca
*tre* segnali non nulli sui tre canali R,G,B.
Con luce monocromatica gialla avrai la risposta pi� forte in R e G,
scarsa in B.

Quanto a 3), la superficie del corpo, di regola diffondente, avr�
risposta diversa alle diverse frequenze (per questo � colorata). Ma
difficilmente la risposta sar� fortemente e rapidamente variabile.
Di certo un oggetto che vediamo giallo diffonder� poco nel blu, ma pi�
di questo non si pu� dire.
Oggetti che gli occhi vedono di colori quasi uguali potrebbero avere
curve di risposta parecchio diverse.
Ecco l'inconveniente di usare un illuminante moncromatico: ti provoca
una risposta che non ha nessuna relazione con quella visuale.
C'� per� una ragione per cui non hai fatto male a dimenticare 3): a
meno che non si tratti di un corpo /fluorescente/, se ci mandi sopra
luce monocromatica, per es. a 589 nm, ti rimander� in giro luce *della
stessa esatta* l. d'onda.

Arriviamo finalmente a 4). Idealmente i tre elementi luminosi di ogni
pixel dovrebbero emettere rad. monocromatiche. In pratica questo �
impossibile, e gli standard internazionali specificano non le
distribuzioni spettrali, ma le "cromaticit�" dei tre primari.
Non vado oltre, perch� � un casino infernale che non sono mai riuscito
a capire :-(

> il monitor EMULA qualsiasi colore con sintesi additive pesate delle
> sue uniche tre frequenze "pure" di cui dispone.
Visto quanto precede, hai fatto bene a mettere "pure" tra virgolette :-)

> Di fatto sono ben pochi i colori codificati dal sensore che pu�
> replicare in modo spettralmente fedele. Il resto lo imita al suo
> meglio.
Credo di aver dimostrato che la cosa � ben pi� complessa.
Credo sia pi� corretto dire che non ha neppure un senso preciso quel
"replicare in modo spettralmente fedele".
       

-- 
Elio Fabri
Received on Sun Jul 29 2018 - 16:38:14 CEST

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