Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> harris wrote:
>
>> Salve, ma cos'� il fuoco?
>
> Una reazione esotermica di combinazione tra ossigeno da una parte e vari
> composti (piu' che altro a base di carbonio, ma non solo) dall'altra.
> Forse scrivendo fuoco hai in mente la fiamma: quella e' la combinazione
> con composti volatili, ed ovviamente ascende in quanto e' calda. Il
> colore biancastro e' dovuto ad impurezze che rimangono incandescenti.
per pura curiosit� : che genere di fiamma hai in mente quando la
pensi biancastra ? Lo chiedo perch�, anche se ho visto bruciare
le sostanze pi� svariate, non ne ho viste molte di paragonabili
(giusto fiamme contenenti tracce di piombo o stagno ioni, che
assumono colorazioni lattiginose, "glaciali").
Se invece ti riferivi a corpi solidi riscaldati sino
all'incandescenza, allora OK (penso alla reticella di
toria/ceria (99:1) delle lampade da campeggio, che danno luce
bianca molto brillante)
Aggiungerei anche, gi� che ci sono, che quel che solitamente �
chiamato fuoco, eccettuati i fuochi "fatui", corrisponge anche
grossomodo ad un vero e proprio stato fisico specifico (diverso
dai classici solido, liquido, e soprattutto diverso dallo stato
gassoso, anche se con quest'ultimo condivide alcune propriet�,
come la mancanza di forma e volume propri ed il "disordine
interno" elevato).
Questo stato ad hoc � definito plasma (anche se non tutti i
plasmi sono "fuoco" ossia di origine chimica, n� tutti i plasmi
sono caldi nel senso che attribuiamo normalmente al termine).
Cmq una caratteristica tipica delle fiamme / plasmi, � contenere
materia in uno stato chimico diverso da come la troviamo nelle
condizioni ordinarie.
Ad esempio parte (grande o piccola dipende da quanto � elevata
la temperatura) delle molecole sono presenti in forma di
frammenti, ionizzati e/o radicalici, e possono essere presenti
anche atomi isolati (pure essi come ioni o radicali) insieme ad
elettroni liberi (questo forse � pi� comune nei plasmi generati
da arco o scintilla che non nelle fiamme chimice, pi� fredde).
Infatti le fiamme sono conduttrici dell'elettricit� laddove il
sistema dei "gas combusti" raffreddati � quasi sempre un ottimo
isolante (questa � una prova della presenza di ioni liberi a
spasso). Le fiamme risentono anche (cambiando forma e/o
direzione) di forti campi elettrici ad esse applicati (quanto
intensi non saprei dire, prover� se ho tempo con l'elettrodo del
piezoelettrico, ma temo l'interferenza del vento elettrico vero
e proprio di costui).
Purtroppo non � quasi mai possibile isolare i costituenti delle
fiamme raccogliendo i gas e lasciandoli raffreddare, perch� si
tratta di frammenti altamente energetici che decadono in vari
modi a specie pi� stabili non appena T scende.
ciao
Soviet_Mario
Received on Thu Jan 31 2008 - 19:08:56 CET
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