Re: Trasformazione luce nei video

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Tue, 31 Jul 2018 17:25:16 +0200

Il 29/07/2018 16:38, Elio Fabri ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> e come potrebbe un monitor (men che mai uno schermo passivo
>> a riflessione e un proiettore) produrre luce con tutte le
>> medesime caratteristiche del laser ?
> Rispondo con lunghissimo ritardo, ma spero non sia inutile
> (non è roba
> che invecchia :-) )
> Fin qui d'accordo, ma pi m i pare che stia trascurando un
> passaggio
> importante.

si beh, non ambivo a particolare completezza in effetti :)

>
> In qualunque sistema di riproduzione video avrai i seguenti
> passaggi,
> più o meno:
> 1) Una sorgente di luce (potrebbe essere il tuo laser)
> 2) Un sensore (es. telecamera) che rivela e codifica (per
> es. RGB) la
> luce che ha ricevuta

in effetti avevo assunto che non introducesse tagli di suo,
dando per implicito che in realtà taglia.

P.S. i sensori dei cellulari sensibili anche
nell'infrarosso, registrano il telecomando infrarosso
rendendolo con colori fittizi.
E' un esempio marchiano di distorsione di natura "digitale"
ossia un vero artefatto.
Lo segnalo perché è un po' contro natura, trattandosi di un
blue-shift (normalmente si verificano sempre dei red shift,
nelle catene di assorbimenti e riemissioni). Ma qui abbiamo
un passaggio che da un sensore che vede un po' di IR a un
video che rimappa tutto nel VIS, produce appunto la cosa
bizzarra di ricolorare l'infrarosso nella zona visibile.

> 3) Ma ricevuta da dove? Raramente dalla sorgente (chi
> punterebe la
> telecamera verso il laser?) Piuttosto da un corpo solido o
> forse
> liquido che riceve la luce della sorgente e la ritrasmette
> (riflette,
> diffonde ...)

qui avevo in mente, di nuovo implicitamente, della "stray
light", ossia la meno ritoccata possibile.
Chiaramente è vero che l'interazione con delle superfici
introduce una variabile importante.

> 4) Un apparato (monitor) che riceve il segnale codificato e lo
> riproduce come pixel colorati su una superficie (lo schermo).
>
> Tu hai considerato 1) e 4), hai dato per scontato 2) e hai
> dimenticato
> 3)

ho più dimenticato 2) e dato per scontato 3) in effetti :)
Cambia poco cmq LOL

> Ora prendiamo il tuo laser giallo.

che poi ... esistono laser gialli ? Che so, magari a
eccimeri ... mah !

> (Ma a questi effetti
> anche una
> comune lampada al sodio va bene: è meno monocromatica di un
> laser,
> meno collimata e coerente, ma quanto a distr. spettrale ci
> si avvicina,
> a parte la presenza del doppietto: 589.0 e 589.6 nm; ma una
> riga si
> potrebbe pure filtrar via).
>
> Il sensore in 2) è composto di tre elementi per pixel, con
> diverse
> curve di assorbimento, grosso modo centrate in RGB, ma molto
> larghe;

eh si, il sensore del rosso dei cellulari becca anche l'IR !
Beh una parte, non è detto che lo becchi tutto, ma quello di
molti telecomandi si.

Probabilmente è una scelta dovuta a ragioni variegate
1) eliminare un filtro per mantenere più sensibilità
2) eliminare un filtro per risparmiare
3) non scegliere sensori intrinsecamente più selettivi che
però magari costano un botto.


> sia per necessità tecnica, sia perché non sarebbe bene avere
> delle
> sensibilità strette. Avresti il risultato che il sensore
> sarebbe
> "cieco" a gran parte delle l. d'onda.

si infatti farebbe un campionamento ad minchiam segugium

> Anzi, le tre curve *debbono* sovrapporsi, affinché il
> sensore fornisca
> *tre* segnali non nulli sui tre canali R,G,B.

e cosa comporta in particolare avere un segnale nullo su uno
o due canali ?
Voglio dire : se visualizzo un'immagine creata con colori
digitali, è facilissimo azzerare una o persino due
componenti cromatiche base. Ma il display gestisce la cosa
senza alcun problema (si ha solo una forte saturazione
nella/e componente/i presenti).
Anzi, il nero puro, gestito pure lui, in teoria
comporterebbe di avere tutti i fosfòri spenti.
Non ho capito bene il punto della sovrapposizione.

> Con luce monocromatica gialla avrai la risposta più forte in
> R e G,
> scarsa in B.
>
> Quanto a 3), la superficie del corpo, di regola diffondente,
> avrà
> risposta diversa alle diverse frequenze (per questo è
> colorata). Ma
> difficilmente la risposta sarà fortemente e rapidamente
> variabile.
> Di certo un oggetto che vediamo giallo diffonderà poco nel
> blu, ma più
> di questo non si può dire.

considerazione / domanda :

se un oggetto ha un colore proprio (in luce bianca) molto
saturo, e se questo colore è parecchio diverso, anzi forse
meglio ancora, il complementare, del laser giallo (un
oggetto blu viola ?), di che colore apparirebbe, ammesso che
si veda ?

Ora se appare bluviola, significa che dallo spettro bianco
assorbe molto bene giallo-arancio.
Sicché potrebbe risultare nero illuminato col solo giallo e
arancio.

Però se l'assorbimento è molto intenso, potrebbe anche
esserci riemissione ed eventualmente un red shift dal giallo
al ... boh, tipo al rosso ?

Oppure se non riuscisse a assorbire tutta la luce gialla
ricevuta e ne riemettesse una parte inalterata, beh,
apparirebbe di un debole giallo come il laser stesso ma tenue ?

Ovviamente non ho pensato a casi reali di esempio, perché
non sono in grado di immaginarlo.

Vorrei capire se il ragionamento è bacato e dove, se è
plausibile in generale, o almeno come "caso particolare".

> Oggetti che gli occhi vedono di colori quasi uguali
> potrebbero avere
> curve di risposta parecchio diverse.
> Ecco l'inconveniente di usare un illuminante moncromatico:
> ti provoca
> una risposta che non ha nessuna relazione con quella visuale.

si infatti sotto le lampade al sodio, abbiamo una visione
simile al bianco e nero, nel senso che i bastoncelli
(sensori acromatici, e molto sensibili) funziano a mille, e
i coni poco, salvo quelli che vedono bene il giallo.

Lo stesso con altri illuminatori monocromatici, l'effetto
diventa simile al bianco e nero, salvo per la componente di
base spalmata su tutto quel che la riflette, e tutto quel
che la assorbe spianato sul nero o quasi nero

> C'è però una ragione per cui non hai fatto male a
> dimenticare 3): a
> meno che non si tratti di un corpo /fluorescente/, se ci
> mandi sopra
> luce monocromatica, per es. a 589 nm, ti rimanderà in giro
> luce *della
> stessa esatta* l. d'onda.

ah ops ... mi avresti già risposto a sopra allora.

E il red-shift ti sembrerebbe proprio assurdo ?
Pensavo a quel che accade coi candeggianti ottici, o coi
neon, o gli evidenziatori.
Però è vero che si tratta di ultravioletto. Non so se nel
visibile sia poi altrettanto comune il red-shift.

>
> Arriviamo finalmente a 4). Idealmente i tre elementi
> luminosi di ogni
> pixel dovrebbero emettere rad. monocromatiche. In pratica
> questo è
> impossibile, e gli standard internazionali specificano non le
> distribuzioni spettrali, ma le "cromaticità" dei tre primari.
> Non vado oltre, perché è un casino infernale che non sono
> mai riuscito
> a capire :-(
>
> > il monitor EMULA qualsiasi colore con sintesi additive
> pesate delle
> > sue uniche tre frequenze "pure" di cui dispone.
> Visto quanto precede, hai fatto bene a mettere "pure" tra
> virgolette :-)
>
> > Di fatto sono ben pochi i colori codificati dal sensore
> che può
> > replicare in modo spettralmente fedele. Il resto lo imita
> al suo
> > meglio.
> Credo di aver dimostrato che la cosa è ben più complessa.
> Credo sia più corretto dire che non ha neppure un senso
> preciso quel
> "replicare in modo spettralmente fedele".

beh dipende dai contesti. Se lo dici a uno che crea immagini
digitali e le fotoshoppa, vuole rivedere le stesse identiche
cose su carta di come le vede sul suo monitor (e tra l'altro
le stampanti di lusso usano pure una sintesi additiva
diversa dal monitor). Con immagini (e video) create
digitalmente, o cmq con un ultimo passaggio di revisione
digitale, sostanzialmente crei le tinte che preferisci, e
l'ultimo (ed unico) anello in cui si pone il problema della
fedeltà è il monitor (o la stampante). E il peggio è quando
si pretende una resa molto simile su ambo i sistemi (uno che
usa emettitori, l'altro che usa pigmenti assorbitori da
miscelare). Renderizzare in modo uguale per l'occhio su
entrambi sembra quasi una missione impossibile, ma gli
artisti e i fotografi professionisti ci tengono assai di
venire accontentati.
Su come possa un driver di stampa raggiungere buoni effetti
non ho la più pallida idea.

>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Tue Jul 31 2018 - 17:25:16 CEST

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