Re: sistema solare quantizzato

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 30 Jan 2008 22:49:34 +0100

3p ha scritto:

> si? Dal modello semiclassico dell'atomo di idrogeno emerge un'analogia
> con titus-bode?

Certo, anche se non mi risulta che l'analogia sia stata rilevata
(l'osservazione che ti ho proposto, in tema col subject, � mia,
autonomamente sviluppata): se qualcuno l'ha notata, avr� pensato ad una
semplice coincidenza assolutamente irrilevante ed indegna di
approfondimento (come del resto � la stessa legge di Titius-Bode,
considerata solo "empirica" per dire che si tratta di un un caso).
Come per gli elettroni, anche per i pianeti del sistema solare si pu�
parlare di "orbite stabili" e di "orbite proibite":
Il fatto che Nettuno faccia eccezione, e non obbedisca, per la felicit�
dei coincidenzialisti, alla legge di Titius-Bode, occupando quella che per
quella sequenza � un'orbita proibita, pu� significare solo che, come per
l'atomo, dove abbiamo oltre a Bahlmer anche Lyman e quant'altro, anche per
il sistema solare non c'� solo la serie 0.4 A.U. + A.U.0.3*2^n, ma ce n'�
almeno un'altra, "sovrapposta", che prevede tra le altre un'orbita alla
distanza di 30 A.U. circa.

Fico... tra l'altro sono troppo curioso di vedere se
> nei sistemi estrasolari viene rispettata, ma stando alla wikipedia i
> telescopi non sono ancora abbastanza potenti...

Una ricerca per� si pu� fare, laddove sia a disposizione non pi� di un
pianeta per stella, per vedere se le distanze dal centro sono in quantit�
significativa uguali a quelle del nostro sistema, ovvero, pi� in generale,
se corrispondono a termini della serie di Titius Bode.
Si pu� per�, restando qui, studiare le sequenze delle distanze dei
satelliti di un pianeta, laddove siano molti (come nel caso di Saturno),
per vedere se obbediscono a qualche legge esponenziale (tenendo sempre
presente la possibilit� di pi� serie nello stesso sistema).

> ho aperto il sito www.lucianobuggio.altervista.org e ho visto un
> documento che sembra interessante...
http://www.lucianobuggio.altervista.org/pdf/cicloide.pdf,
> potresti gentilmente descrivere a parole di che si tratta prima di
> farmi provare a fare i conti?

Ho tentato una strada da nessuno mai percorsa, e che secondo me doveva
essere tentata prima di rinunciare alla localit�, alla casualit�, al
realismo in fisica, insomma: attribuire periodicit� alla traiettoria dei
costituenti elementari della radiazione (fotoni), traiettoria che da tutti
i fisici (quando viene ammessa) � ritenuta rettilinea a velocit� costante
c.
Secondo la mia proposta, invece, ciascun fotone percorre una traiettoria
fatta, in particolare, di archi di cicloide, quindi lungo una direzione
"complessivametne rettilinea" con velocit� utile media c, e ad ogni ciclo,
variabile da zero a 2c.
L'interazione con la "materia" (davvero problematica per oggetti sparati a
velocit� c) � quindi possibile negli istanti, che ricorrono
periodicamente, in cui il fotone � "fermo" nel riferimento del
"bersaglio-osservatore".
 Viene ricostruita, sulla base di questi soli costituenti e di una
sorgente in oscillazione, l'onda, con tutte le sue caratteristiche.
Tieni presente che l'ipotesi dinamica che d� luogo a quelle traiettorie
cicloidali (la forza rotante) � (forse non ci crederai) anch'essa una
novit�, anche se questa scoperta non � mia: non ne troverai traccia se non
in relazione a miei scritti e dibattiti su questa nuova teoria.

Ciao.
Luciano Buggio
www.lucianobuggio.altervista.org


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Received on Wed Jan 30 2008 - 22:49:34 CET

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