Il giorno domenica 5 agosto 2018 17:05:02 UTC+2, Elio Fabri ha scritto:
> Non ho partecipato alla discussione perché non riesco a capire né la
> natura del problema né l'approccio che stai seguendo.
Non avrai capito, o, almeno, ritieni di non aver capito con chiarezza, ma, sara' perche' di certi temi dibattiamo ormai da anni (decenni forse), a me pare che tu abbia capito anche tanta della roba che non ho esplicitamente detto (perche' non era il problema specifico che volevo porre, cioe': si puo' avere un campo elettrico =/=0 con rho=0 ovunque e I stazionaria?).
> E immagino anche che ti stai mettendo in una bella impresa:
> praticamente riscrivere tutti i libri di fisica senza
> sincronizzazione. Non solo l'elettromagnetismo: anche la meccanica
> (sono sicuro che questo ti sia chiarissimo).
> Auguri.
Ecco, appunto. Non l'ho detto come mai mi sono posto il problema. Ma tu lo hai capito.
All'origine c'e' quel passo di J. Stachel e S. Sarkar che, immagino, ricorderai, di cui si e' anche un po' parlato non tanto tempo fa:
Simultaneity in the Special Theory of Relativity?" Philosophy of Science,
Vol. 66, No. 2 (Jun., 1999), pp. 208-220
"Of course, the best way to demonstrate the conventionality of simultaneity
is to formulate the basic structure of the special theory of relativity
without the use of any simultaneity convention. Elsewhere, we will show how
this can be done using radar ranging coordinates (i.e., advanced and
retarded times) to coordinatize events with respect to an inertial world
line, [...]"
Ricorderai che, privatamente, uno degli autori mi disse tempo fa che "elsewhere" poi non hanno scritto più niente, e io mi sono detto: "Mah, proviamo, almeno qualcosina, a riscriverla senza fare uso di alcuna sincronizzazione".
Ho cominciato dalle trasformazioni di Lorentz, poi ci ho preso gusto ...
Comunque, non e' che vorrei proprio riscrivere "tutti i libri di fisica", mi "basterebbe" :-) riscrivere la "basic structure of the special theory of relativity".
Poi, certo, la fisica non e' fatta a compartimenti stagni, quindi, necessariamente, vanno riscritte anche almeno alcune parti della meccanica. Ad esempio, la F=m*a non va certamente bene perche' a=dp/dt va riscritta a=dp/dtau.
> Mi pare chiaro che tu adotti un paradigma diverso, che potrei definire
> lorentziano ma non so se sia esatto: i portatori di carica sono entità
> discrete, puntiformi, che si muovono nel metallo.
Esatto.
> L'assunzione che veniva/viene fatta più o meno esplicitamente è che
> grazie al grandissimo numero di questi portatori e all'esiguità delle
> loro cariche, il paradigma continuo sia adeguato, tranne situazioni
> particolari. Un esempio è l'effetto Hall.
>
> Tu avresti dimostrato che questa assunzione non è giustificata in
> generale.
Esatto, per quanto io lo direi in altra forma: l'assunzione e' praticamente sempre sbagliata. Solo in alcuni casi particolari (come il filo rettilineo), o sotto particolari condizioni (come velocita' dei portatori di carica<<c), l'assunzione potrebbe valere (esattamente o approssimativamente).
E, sinceramente, una volta capita l'origine dell'inghippo, a me parrebbe abbastanza banale che il calcolo (nell'ipotesi che sottolinei, cioe' grandissimo numero di portatori ma perche' anche esiguità delle loro cariche? Parliamo sempre di casi ideali, non ci sono dielettrici ecc.) si dovrebbe fare alla mia maniera. Per questioni che non hanno nulla a che fare con la convenzionalita' della simultaneita' ma semplicemente perche' i campi (di tutte le particelle) si propagano a velocita' c.
> Elio Fabri
Ciao,
Bruno Cocciaro.
Received on Sun Aug 05 2018 - 22:12:29 CEST
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