Re: ancora su relatività

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Thu, 3 Jan 2008 15:41:30 -0800 (PST)

rispondo a tutti.

Prima a Elio

Quindi attaccarsi alla massa relativistica sarebbe un po' come
attaccarsi al modello di bohr. Per certi versi attranente,
interessanti riscontri sperimentali in alcuni casi, ma contentente
bachi teorici e inapplicabile in molti casi. In definitiva... del
tutto sbagliato. Ma... per esempio in che caso?
Quanto al positivismo viste le mie ben note difficolt� linguistiche
(nei temi o in filosofia andavo anche peggio che in fisica!) mi affido
alle parole belle e profonde di carr� (sergio non raffaella :-D)
nell'introduzione del suo libro di termodinamica

"Dal punto di vista filosofico, la termodinamica rispetta i
presupposti del positivismo scientifico, in base ai quali i processi
naturali devono essere descritti ma non spiegati. In altri termini, si
rinuncia per scelta esplicita a una interpretazione dei fenomeni in
termini causali nello spazio e nel tempo e ci si limita a cercare
delle connessioni logiche fra i dati osservati, ottenuti da
esperimenti diversi. La termodinamica costituisce quindi una raccolta
di utili relazioni fra diverse grandezze, misurabili in modo
indipendente. Questa morfologia dei fenomeni, chiamata fenomenologia,
risulta in realt� inadeguata per una completa descrizione del mondo
fisico a cui appartengono gli eventi termodinamici. Manca infatti la
possibilit� di descrivere importanti fenomeni osservati, come ad
esempio le fluttuazioni che si riscontrano nei sistemi di piccole
dimensioni o in prossimit� dei punti critici, e i moti erratici e
schizofrenici delle piccole particelle di un fuido, detti browniani.
Sempre per scelta esplicita si rinuncia inoltre a fruire delle
informazioni di cui disponiamo sul mondo microscopico per descrivere
le propriet� macroscopiche della materia.
Delle precedenti limitazioni era ben consapevole Gibbs, che contribu�
a colmare la lacuna mediante una riformulazione della termodinamica
nella quale si tenesse esplicitamente conto della struttura molecolare
della materia. [...] differenziandosi dai suoi predecessori, in
particolare Maxwell e Boltzmann, la cui impostazione era strettamente
connessa ai metodi della teoria cinetica dei gas."


Poi a cometa

Credo che mi hai un po' frainteso. Non intendevo certo sminuire lo
stretto legame che le equazioni di maxwell hanno con gli esperimenti
(sono quasi offeso per il fatto che ti � passata per la testa una cosa
del genere (scherzo ;-D)). La fisica � una scienza profondamente,
intimamente, pienamente sperimentale, oltre che teorica. Quando dicevo
che un insieme di equazioni di per se non rappresenta una teoria a
pieno titolo dicevo che, rubando le parole a carr� in modo non usato
da lui, una teoria fisica dovrebbe "descrivere i fenomeni in termini
causali nello spazio e nel tempo". A qualcuno potranno sembrare
sofismi, altri ancora cadranno nell'estremo opposto e magari mi
risponderanno dicendo che stando al mio punto di vista nessuna teoria
� una teoria a pieno titolo. Penso che in parte sia vero perch� ***il
rigore non esiste***, n� in fisica n� in matematica n� in nessun'altra
cosa. Perch� non sappiamo definire con precisione i termini e i
concetti che usiamo. Rubando le parole di eddington (che in genere non
amo) direi comunque di lasciare queste questioni e di dedicarci alla
"struttura sovrastante". Ebbene tornando a Maxwell. Le sue equazioni
spiegano i fenomeni, oltre a descriverli, o sono prettamente
positiviste? Io propendo per la seconda. Il campo elettrico e il campo
magnetico sono qualcosa che esiste? Credo che Faraday (forse l'unico
caso nella storia di grande fisico che non sapeva un tubo di
matematica) vedesse le linee di forza come una sorta di fili
materiali, ma alla fine si � visto che le cose sono un tantino pi�
complicate! E ad ogni modo se ci facessimo guidare da semplicit� e
bellezza (stelle polari in fisica) la formulazione ai potenziali
sarebbe migliore di quella standard coi i campi. Se Maxwell fosse
stato davvero soddisfatto della sua "teoria" perch� avrebbe lavorato
cos� sodo (e invano) per cercare di spiegare i fenomeni
elettromagnetici in termini meccanici? "C'�" "qualcosa" di filiforme
che pervade lo spazio o no? Mi sembra che la teoria di Maxwell non
permetta minimamente di rispondere a una domanda del genere quindi o
si dice che la domanda � senza senso (ma non vedo perch�) o si dice
che la teoria di Maxwell non spiega in modo davvero completo i
fenomeni in cui si applica... no?

Quanto all'esperimento che citi sui fotoni gamma, mi chiedo come sia
possibile dimostrare che i fotoni emessi da particelle in moto
rispetto a me abbiano velocit� c, senza prima fare dei presupposti
sullo spazio e il tempo che influiscano sull'esito dell'esperimento
stesso. Tali presupposti mi servono per dire a che velocit� viaggiano
le particelle eccitate, per dire a che istante decadono e/o a che
distanza da me, ecc. Insomma alcuni parametri non sono liberi e
dipendono da come "scelgo" le cose.




Infine a stefano.

Mi sembra di notare una sorta di sarcasmo fuori luogo nella tua
risposta. Le misure della velocit� della luce non provano la sua
costanza visto che si basano su presupposti (inpliciti o espliciti)
che influiscono sull'esito dell'esperimento. Nemmeno gli esperimenti
interferometrici possono venirci in aiuto. Michelson-Morley non � una
prova diretta della costanza della velocit� della luce visto che �
sufficiente la contrazione di Fitzgerald rispetto al moto assoluto per
spiegarne l'esito nullo. Se si tiene conto del rallentamento temporale
viene spiegato anche Kennedy-Thorndike. Sono ipotesi artificiose, ma
Larmor le seppe dimostrare (sa dio come) per una coppia di cariche
rotanti l'una attorno all'altra, trascurando l'irraggiamento (una cosa
che lui stesso seppe valutare per primo) e supopnendo valido
l'elettromagnetismo classico solo per i riferimenti in quiete assoluta
(cio� dimostr� che l'orbita si contraeva lungo la direzione del moto e
il periodo si dilatava, del fattore gamma). E se consideriamo che la
materia � in effetti costituita da cariche in moto il tutto appare
molto meno artificioso di quanto appariva all'inizio.
Received on Fri Jan 04 2008 - 00:41:30 CET

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