Re: Domande varie sull'interazione radiazione materia
Vorrei inizialmente ringraziarvi per la vostra disponibilit� e per i
chiarimenti dati....
> In primo luogo, nell'interazione tra elettroni e radiazione nelle
> condizioni ordinarie il campo magnetico ha effetto trascurabile.
> O meglio, e' importante solo per spiegare come mai la radiazione puo'
> cedere impulso all'elettrone.
> Ma e' la situazione generale che non capisco: proprio perche gli
> elettroni sono liberi, un'onda e.m. non si puo' propagare liberamente
> in un metallo.
Ci� che volevo dire � che proprio perch� vi sono elettroni liberi,
l'incidenza di una radiazione sulla superficie del metallo genera un
movimento di elettroni e quindi corrente (quindi la radiazione non
penetra). Solamente che non avevo ben chiaro quale delle due
componenti del campo elettromagnetico generasse corrente: io pensavo
entrambi, invece dalla tua risposta intuisco che vi � la sola
dipendenza dalla componente elettrica. Non capisco quindi qual � il
ruolo della componente magnetica nell'interazione radiazione-carica e
perch� questa � da considerarsi trascurabile: se la forza di lorentz �
F=q(v x B) ed � trascurabile, vuol dire che una delle componenti della
forza � trascurabile. Ma qual �?
La corrente generata (essendo non costante) emette successivamente
radiazione delle stesse caratteristiche di quella incidente, giusto?
>
> > Infine considero l'effetto compton:
> > ...
> > In secondo luogo non ho ben capito quando si presenta l'effetto
> > compton, ovvero quando la radiazione deve essere studiata come fotone.
>
> Infatti: l'effetto Compton si vede con radiazioni di frequenza assai
> maggiore di quella visibile.
In verit�, pensavo che l'effetto compton fosse un fenomeno sempre
presente: l'urto di una qualsiasi radiazione (a qualsiasi frequenza e
quindi energia) subisce nella rifrazione uno shift di lunghezza
d'onda. Solamente che pensavo che data l'ampiezza dello shift
(dell'ordine dell'amstrong o anche meno) ,questo fosse misurabile sono
con radiazioni di ordini di grandezza simili, e quindi raggi x. Di
conseguenza pensavo che la scelta dei raggi x fosse dovuta alla
possibilit� di misurare il fenomeno, non alla sua mancanza a frequenze
inferiori (il fenomento esiste sempre, solamente non � misurabile).
Received on Mon Dec 24 2007 - 16:45:11 CET
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