Re: Massima accelerazione auto F1

From: Giuseppe³ <miaooaimATtiscaliDOTit_at_xxx.xxx>
Date: Wed, 15 Aug 2018 23:08:06 +0200

Il 15/08/18 14:38, Soviet_Mario ha scritto:
> Il 15/08/2018 09:32, Wakinian Tanka ha scritto:
>> Il giorno lunedì 13 agosto 2018 23:20:02 UTC+2, Giuseppe³ ha scritto:
>
<cut>
>
> ma il "coefficiente" di rugosità o di ruvidità non è una variabile di
> influenza immensa ? Se passi due lime uguali da legno una sull'altra in
> senso opposto e per caso si incastrano i dentini, come diventa il
> coefficiente d'attrito ?
> Ora questo è un caso estremo, "macro", ma anche a meso-scala se due
> superfici "INGRANANO" una sull'altra oppure una (dura e rugosa)
> addentella l'altra (e la gomma oppure i metalli tenerissimi sono molto
> adatti a lasciarsi imprimere le dentellature) i coefficienti diventano
> di sicuro molto grandi. In questo contesto scorrere implica una sorta di
> logoramento e sfilacciatura superficiale.
>
> Il caso più ingegnerizzato e facile da capire è il coefficiente di
> attrito del velchro maschio su quello femmina (che non so quale sia, ma
> presumo parecchio alto).
>
> Ho sicché la sensazione che più della qualità materiale delle superfici,
> conti tantissimo la loro struttura.

Forse e' questa la soluzione al mio quesito?
Che il coefficente di attrito centri relativamente, ma che invece sia la
rugosita' dell'asfalto che permette alla gomma tenera di entrare nelle
sue scanalature e quindi creare superfici "dentellate" in maniera simile
ad un sistema ingranaggio-cremagliera? (se cosi' si puo' dire).

Grazie
Saluti
Received on Wed Aug 15 2018 - 23:08:06 CEST

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