Re: soluzioni classiche in QFT

From: argo <brandobellazzini_at_supereva.it>
Date: Sun, 16 Dec 2007 04:23:29 -0800 (PST)

On 15 Dic, 17:18, marcofuics <marcofu..._at_netscape.net> wrote:

> On 14 Dic, 19:21, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
> > Boh, non so di che parli.
[...]
> Questa struttura matematica si puo' condensare comodamente dicendo che
> esiste una funzione del sistema che qualora venga trattata in maniera
> opportuna da' le stesse eq.ni classiche di cui sopra... Ma tale
> funzione (del sistema) non e' <<le equazioni del moto>>, bensi' le
> eq.ni da essa possono essere ricavate.

Beh, stai parlando della Lagrangiana... perche' tante parole per dire
''prendiamo una certa Lagrangiana che descrive questo sistema.''

> Se il sistema e' classico segue "una traiettoria" per ogni "pre-
> condizione dinamica associabile al sistema".

Condizioni iniziali?

[...]
> Un sistema equivale ad una funzione e non ad una traiettoria.
Insomma stai dicendo che assegnata la lgrangiana hai assegnato il
sistema sotto studio. Ricordati pero' le condizioni che nel caso che
interessa a me sono cruciali, infatti tipicamente si perturba rispetto
a phi nel minimo del potenziale a velocita' nulla.

[...]
> La perturbazione che tu stai facendo la stai facendo su cosa?
> Sulla funzione di cui sopra.

Ad esempio modifico la Lagrangiana libera aggiungendo un polinomio nel
campo di ordine maggiore di due.

> Ma non facciamo confusione:
> La funzione la inseriamo in uno spazio.... poi ne valutiamo la
> variazione avendo scelto diversi sottospazii a cui la applichiamo, e
> diciamo che la traiettoria classica sta sul sottospazio che rende
> "minima" la variazione... e' sbagliato.
> Su quel sottospazio che rende minima la variazione deve computarsi la
> funzione da cui discende a sua volta la traiettoria.

Boh, incomprensibile...

> E se perturbo la funzione?
> Ovviamente quel sottospazio non sara' piu' lo stesso di prima...
> praticamente posso vedere la perturbazione come una sorta di
> "traslazione" del sottospazio da una ad un'altra regione prossima;
> lasciando inalterata la funzione originale...e quindi le traiettorie.

Come sopra.
Received on Sun Dec 16 2007 - 13:23:29 CET

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