Re: soluzioni classiche in QFT

From: Henry <henry_at_msn.com>
Date: Mon, 17 Dec 2007 14:48:41 +0100

argo ha scritto:

> On 15 Dic, 17:18, marcofuics <marcofu..._at_netscape.net> wrote:

> > On 14 Dic, 19:21, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
> > > Boh, non so di che parli.
> [...]
> > Questa struttura matematica si puo' condensare comodamente dicendo che
> > esiste una funzione del sistema che qualora venga trattata in maniera
> > opportuna da' le stesse eq.ni classiche di cui sopra... Ma tale
> > funzione (del sistema) non e' <<le equazioni del moto>>, bensi' le
> > eq.ni da essa possono essere ricavate.

> Beh, stai parlando della Lagrangiana... perche' tante parole per dire
> ''prendiamo una certa Lagrangiana che descrive questo sistema.''

> > Se il sistema e' classico segue "una traiettoria" per ogni "pre-
> > condizione dinamica associabile al sistema".

> Condizioni iniziali?

> [...]
> > Un sistema equivale ad una funzione e non ad una traiettoria.
> Insomma stai dicendo che assegnata la lgrangiana hai assegnato il
> sistema sotto studio. Ricordati pero' le condizioni che nel caso che
> interessa a me sono cruciali, infatti tipicamente si perturba rispetto
> a phi nel minimo del potenziale a velocita' nulla.

> [...]
> > La perturbazione che tu stai facendo la stai facendo su cosa?
> > Sulla funzione di cui sopra.

> Ad esempio modifico la Lagrangiana libera aggiungendo un polinomio nel
> campo di ordine maggiore di due.

> > Ma non facciamo confusione:
> > La funzione la inseriamo in uno spazio.... poi ne valutiamo la
> > variazione avendo scelto diversi sottospazii a cui la applichiamo, e
> > diciamo che la traiettoria classica sta sul sottospazio che rende
> > "minima" la variazione... e' sbagliato.
> > Su quel sottospazio che rende minima la variazione deve computarsi la
> > funzione da cui discende a sua volta la traiettoria.

> Boh, incomprensibile...

> > E se perturbo la funzione?
> > Ovviamente quel sottospazio non sara' piu' lo stesso di prima...
> > praticamente posso vedere la perturbazione come una sorta di
> > "traslazione" del sottospazio da una ad un'altra regione prossima;
> > lasciando inalterata la funzione originale...e quindi le traiettorie.

> Come sopra.

Stai parlando con un dilettante. Non un fisico.

Henry


-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Mon Dec 17 2007 - 14:48:41 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:08 CET