Re: Diavoletto di Maxwell - curiosità...
On 2 Dic, 16:48, danc..._at_gmail.com wrote:
> Il fatto che il demone "alzi" o "abbassi" la saracinesca per far
> passare o meno le molecole non sarebbe gi� un lavoro? Il diavoletto �
> considerato "interno al sistema" (qualcuno lo ha raffigurato con una
> racchetta da tennis in mezzo alla fessura) oppure "esterno al sistema"
> intento ad alzare e abbassare la saracinesca? Che cosa significherebbe
> in entrambe i casi?
>
> Grazie per la pazienza
>
> D.V.
non mi sembra che faccia molta differenza il raffiguarre il diavoletto
interno o esterno al sistema (anche se esterno implica macroscopico, e
non vedo come potrebbe fare un diavoletto macroscopico a selezionare
le molecole (se vogliamo essere pignoli in assurdi paradossi
all'interno di paradossi :-)), se � all'esterno diremo che l'entropia
del sistema diminuisce ma quello dell'universo aumenta di pi�, se �
interno che aumentano entrambe (il punto � che l'aumento di entropia
associato al lavoro del diavoletto � maggiore della diminuzione di
entropia associata agli effetti del suo lavoro). Qui si parla spesso
del diavoletto di maxwell, non farai fatica a trovare altre risposte a
domande analoghe. Se guardiamo le cose da un certo punto di vista, in
linea di principio il lavoro potrebbe *essere fatto tendere a zero*
(prendiamo una saracinesca resistente ma leggera, oliamo bene gli
scorrimenti, ecc,) ma c'� un altro grosso, enorme lavoro di cui tenere
conto, oltre a quello di alzamento e abbassamento della saracinesca.
C'� un enorme lavoro mentale di gestione delle informazioni (il
diavoletto dice "asp�, sta arrivando una molecola veloce, alzo la
saracinesca! Ora ne arriva una lenta, abbasso! ecc. ecc."), un sistema
come il diavoletto di maxwell sarebbe necessariamente molto complesso
e darebbe contributi significativi ai bilanci energetici ed entropici.
Tra l'altro si pu� tentare anche di immaginare forme semplici che
tentino di fare un lavoro analogo a quello del diavoletto, ma
macchingegni del genere (come microscopiche porticine dotate di molle
che si spalancano solo se viene esercitata una forza sufficiente,
ecc.) in realt� non portano a violazioni del secondo principio (beh,
nel caso che ho citato per esempio, credo che la soluzione sia
semplicemente che � vero che la porticina fa passare le molecole solo
se veloci, ma le rallenta anche), e ad ogni modo si tratta sempre di
sistemi che, in quanto microscopici, mi sembrerebbero cmq improbabili
da un punto di vista tecnologico. Straordinariamente interessante � il
caso della ruota dentata con il dente d'arresto, in questo NG ne
avevamo parlato un po' di tempo fa (1 o 2 mesi mi pare)
Received on Thu Dec 06 2007 - 20:54:36 CET
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