Re: Entropia e disordine: un punto di vista tranchant

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: Tue, 11 Dec 2007 03:19:12 -0800 (PST)

On 11 Dic, 00:43, Giorgio Pastore <past..._at_units.it> wrote:

> Su questo concordo anch'io ma il vero problema � cosa e come si
> definisce "disordine".

Rimanendo comunque il fatto che l'entropia e' Termodinamica prima e
statistica poi, e che essa dice "quanto" un sistema si e' trasformato
reversibilmente, e quanta capacita' ha di fare lavoro.... secondo me
non va male poi... a patto di dire che non e' <<l'entropia>> la misura
del disordine, bensi' la stima delle possibilita' di ordinare......

Diciamo semplicemente che l'entropia misura (logaritmica) il numero
dei microstati possibili per il sistema che mi danno la macro-
configurazione. Quanti stati sono a disposizione del sistema?
Ma non in assoluto...solo in riferimento a questa particolare macro-
configurazione.
Ora sappiamo benissimo cosa e' "ordinato":
Ordinata (una cameretta, un ripostiglio, un qualsiasi "contenitore")
quando tutto sta al posto suo -->> Cio' significa che il nostro
sistema "Ordinato" [non alla matematica maniera, ma a quella delle
mamme] lo e' se si trova in un solo stato (micro-stato): e
precisamente quello per cui ogni cosa e' dove deve essere!
Ovviamente nello spazio pq vanno a mettersi anche gli impulsi ... e
cosi' diciamo che ogni cosa sta dove deve stare e va come deve andare.

Dunque siccome i sistemi non hanno una intelligenza ne' un loro
disegno, o scopo... possiamo dire che tutto cio' che accade (a loro)
non lo decidono bensi' lo subiscono come conseguenza di un disegno
superiore (della Natura).

Un sistema quindi si trovera' in uno stato senza sapere quale sia...
ma quanti piu' stati potra' assumere a sua configurazione tanto meno
<<probabile>> sara' la fortuna di trovarlo in quello "precisamente
identificato"" come lo stato <<ORDINATO>>.
Received on Tue Dec 11 2007 - 12:19:12 CET

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