Re: Il rinnovabile basta davvero?

From: SB <stNOOObenevSPAM_at_tin.it>
Date: Tue, 04 Dec 2007 13:30:34 +0100

Il giorno Tue, 27 Nov 2007 22:25:50 GMT, Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP> ha
scritto:

>
>Nella mia visione, inoltre, le energie da biomasse di varia
>natura (gassificazione, combustione diretta, cogenerazione,
>cippati, fermentazioni e biogas e quant'altro), altro non sono
>che forme indirette di fotovoltaico a tecnologia e impatto
>particolarmente basso.
>In molti paesi sono valorizzate, spese per riscaldamenti
>condominiali.

Sono d'accordo, ricordo uno studio di qualche anno fa sul fatto che un azienda
agricola con un digestore anaerobico poteva produrre pi� energia di quella che
gli serviva per i suoi bisogni.


>ah, si, l'efficienza � molto alta ed � una bassa tecnologia a
>basso impatto. Certo, non � esattamente surrogato della nobile
>energia elettrica, ma un massiccio uso del solare termico in
>tutte le sue forme (dall'acqua calda sanitaria "instant", ossia
>giornaliera, alle grandi sonde termiche interrate),
>consentirebbe di ridurre molto le spese per riscaldamento, che
>non sono una voce piccola nel bilancio energetico.

Infatti � l'unico solare che ho installato a casa mia, solo che adesso l'acqua
calda comincia ad essere scarsa, mentre d'estate non finisce mai.

>> o per centrali solari tipo
>> quella proposta da Rubbia con il sistema a specchi, ma restano comunque i
>> problemi legati alla disponibilit� e all'immagazzinamento dell'energia.
>> E sono problemi oggettivi e difficilmente risolvibili.
>
>che sussistano non ci piove, ma non sono cos� inaffrontabili.
>Le centrali a specchi concentatori a alte temperature (> 350�, e
>fino a 600 penso), possono immagazzinare il calore diurno entro
>miscele di sali fusi molto semplici, non eccessivamente costose
>e a modesto impatto in caso di danni (si usano miscele di
>nitrato e nitrito di sodio/potassio, che essendo altofondenti
>immagazzinano parecchio calore "caldo", in un'accezione che si
>intende come atto non solo a scaldare l'acqua per riscaldamenti,
>ma per azionare turbine e quindi anche i classici generatori
>elettrici convenzionali).

Sapevo di tentativi di trovare materiali (penso a base proprio di sodio) che
unissero ad una elevata capacit� termica la possibilit� di lavorare a
temperature di oltre 600�, potrebbe essere una soluziona al problema
dall'immagazzinamento di energia.

> Pensa che bello sarebbe poter carotare un plutone
>magmatico, pompare aria o acqua fredda e ripescarla calda in
>maniera generalizzata !

Chiedilo agli Islandesi :-))


>tornando IT per un ng di fisici, avrei una domanda
>sull'immagazzinamento di elettricit� "pura".
>Che capacit� di accumulo si possono ottenere, e con che rapporti
>prezzo/materiali vs. potenza immagazzinata, nelle bobine
>superconduttive ?

Oltre una certa corrente ed una certa temperatura la superconduttivit� smette di
esistere.

http://en.wikipedia.org/wiki/Superconductivity
http://it.wikipedia.org/wiki/Superconduttore

A naso non credo che ci si potrebbero immagazzinare dei GW a meno di farne di
giganteschi e costosissimi.
 (ho scritto GW maiuscolo cos� facciamo contenti i puristi) ;-)

>C'� un limite finito alla corrente che si pu� pompare in una di
>tali bobine ? Nel senso che per il profano si dice che il
>superconduttore ha resistenza nulla e non dissipa nulla in
>calore, ma � proprio nulla nulla e non misurabile con qualsiasi
>mezzo attuale, oppure � soltanto inferiore di vari ordini di
>grandezza ai classici conduttori metallici ?

No, � virtualmente nulla. Copio & incollo dal primo link:

"Experiments have demonstrated that currents in superconducting coils can
persist for years without any measurable degradation. Experimental evidence
points to a current lifetime of at least 100,000 years, and theoretical
estimates for the lifetime of a persistent current exceed the lifetime of the
universe."


>residua in che senso ? Attualmente viene ancora prodotta (e dato
>il tempo di dimezzamento del torio, il principale radionuclide
>attivo sorgente del calore endogeno, direi che il tasso di
>generazione non � che stia calando in maniera molto significativa)

Vero, � che qualcuno pensa che il calore sia un residuo del pianeta primordiale,
mentre dipende soprattutto da un attivit� interna.


--
ciao
  Stefano
Received on Tue Dec 04 2007 - 13:30:34 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Jan 20 2025 - 04:23:01 CET