LuigiFortunati ha scritto:
> On 27 Nov, 11:55, falzonemich..._at_libero.it (Michele Falzone) wrote:
> > Secondo me � composto dalle particelle ultime che si comportano come un
> > "gas reale" e sempre secondo me cerco di darne spiegazione
inwww.nuovaricerca.orgdando una interpretazione della costante di struttura
> > fine, per fare capire come si vengono a creare la particelle elementari
> > "Elettrone e protone" e le loro mutue interazioni.
> >
> > Ciao
> Io sono un profano, quindi non sono in grado di giudicare se la tua
> interpretazione della costante di struttura fine sia adeguata a
> chiarire quello che avviene a livello atomico.
Ma anche da profano dovresti accorgerti che pervengo al valore corretto
della carica elementare.
> Quando ho scritto "da cosa � composto" l'etere, intendevo qualcosa
> di conosciuto, ad esempio, come qualcuno ha gi� scritto in questa
> discussione, il campo em.
> Le "particelle ultime" non mi aiutano eccessivamente a capire,
> perch� tu non definisci le loro caratteristiche, quindi sono come le
> particelle virtuali, che nessuno ha mai visto, ed alle quali dovremmo
> credere per fede (caso mai si attribuisse ad esse una qualche
> esistenza fisica, come fai tu con le tue particelle ultime).
Ma praticamente ho detto che obbediscono alla teoria cinetica dei gas
reali, con la sola differenza che nella teoria cinetica dei gas le
particelle ultime sono gli atomi o le molecole del gas considerato nel
caso di etere le particelle elementari sono una sorta di pulviscolo con
massa dell'ordine di quella di Plank e quantit� di moto con una
distribuzione come quella di un normale gas reale. Precisando che quello
che noi chiamiamo massa non � altro che la vibrazione stabile di questo
pulviscolo che si comporta come un gas.
Per vibrazione stabile di un fluido noi intendiamo un'onda di pressione
stazionaria o un'onda di taglio sempre stazionaria, ma se consideriamo una
perturbazione sferica, questa deve obbedire ad un'altro vincolo legato
alle due velocit� di propagazione di pressione e di taglio e da questo
limite viene la carica elettrica sempre costante.
Ora per questo realmente la massa varia al variare del sistema di
riferimento rispetto all'etere, ma come aveva previsto Lorentz, e in
questa maniera si riescono a vedere che le interazioni avvengono per
contatto e solo attraverso urti.
In questa ottica il campo elettrico � il valore quadratico medio di questa
onda di pressione e quello magnetico il dell'onda di taglio, e come si
vede anche la carica elementare ha un campo magnetico ed � quello che si
chiama spin.
Ciao
Sempre precisando che questo � quello che penso io, e che lo trovo
estremamente coerente, fino a quando nessuno mi dimostra il contrario
> Ciao, Luigi.
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Received on Tue Dec 04 2007 - 08:32:43 CET