Re: quando il collasso?

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Tue, 27 Nov 2007 14:16:29 -0800 (PST)

> Feynman e' gia' parecchio diverso. Intanto a quale divulgazione di
> Feynman ti riferisci? Io conosco un solo esempio: QED. L'hai letto?

No. Cmq ce ne sono altri, come uno che mi pare si chiami "la legge
fisica" (ne ho leggiucchiato qualche parte). Mi � capitato una volta
fra le mani un libro che mi pare si chiamasse "sei pezzi meno
facili" (dal che presumo che esista anche il libro "sei pezzi facili")
ma non sono molto sicuro che fosse proprio un libro di feynman, nel
senso... forse � un assemblaggio postumo di cose varie che aveva
scritto o conferenze (a volte gli editori fanno ste cose). Una cosa
che mi aveva molto colpito di quel libro era di come parlasse delle
simmetrie in natura. Tutta una serie di discorsi interessantissimi
esposti in modo molto chiaro (anche un'apparente asimmetria destra-
sinistra che si riscontra in certe molecole organiche, che in realt�
era il frutto di un caso all'inizio dell'evoluzione, una cosetta
interessante che mi � rimasta impressa a distanza di anni). Mi era
sembrato che sarebbe stata una cosa bella se brani di quel libro
fossero letti nelle scuole. Per farti un esempio io al liceo ero
rimasto insoddisfatto della "regola della mano destra", era una cosa
che mi puzzava, ma come faceva la natura a preferire la mano destra
alla sinistra? Che senso aveva? (tra l'altro oggi sappiamo che questa
distinzione in effetti la fa, ma � un altro discorso) Poi per
carit�... colpa mia, se avessi voluto avrei potuto cercare di
informarmi meglio (quel periodo fu incasinato alla decima potenza, e
alla scuola non ci badavo + di tanto). Ma resta il fatto che avevo
trovato insoddisfacente quell'argomento (e altri). Solo molti anni pi�
tardi mi innamorai della fisica e feci l'universit�, e solo allora
capii davvero il senso della regola della mano destra, l'importanza di
"inventarsi" in vettore per descrivere le rotazioni, gli psudovettori
e tutto quanto. Al liceo invece di *capire* mi imparavo formulette e
trovavo tutto quanto noioso. A pensarci adesso � pazzesco. Ma � cos�.
Ora... perch� sto raccontando tutto questo? Per il semplice fatto che
se mi fosse capitato fra le mani quel semplice libretto di Feynman
quando avevo 15 anni credo che l'avrei letto con interesse, e avrei
capito molti anni prima cose che invece mi tenni confuse senza
rendermi minimamente conto di quello che mi perdevo. Soprattutto,
forse avrei capito che la fisica era una cosa bellissima ed eccitante.
Perch� al liceo proprio non me ne resi minimamente conto. Non � n�
un'autoaccusa n� un'accusa al sistema. E' una constatazione che
faccio. C'� qualcosa se non funziona se uno come me (poco portato ma
molto appasionato) ha attraversato un liceo scientifico senza
accorgersi della materia che avrebbe amato per il resto della vita.
Sarebbe stato meglio se mi fosse capitato quel libro di Feynman fra le
mani. Lo avrei letto? Credo di si. Ecco perch� credo che la
divulgazione non sia da buttare via.

> Se anche l'hai letto, faresti bene a rileggerlo, specialmente
> l'inizio.
> Vedrai che F. dice chiaro e tondo: sono venuto perche' mi e' stato
> chiesto, ma io sono molto scettico sulla vostra possibilita' di capire
> qualcosa di quello che cerchero' di dirvi.
> Insomma, si rendeva perfettamente conto di essere un richiamo, in
> quanto Nobel di successo, e si divertiva a raccogliere la sfida di
> spiegare quell'argomento, ma quanto a credere di poterci riuscire...

� ovvio che ci sar� sempre un abisso tra gli addetti ai lavori e
l'uomo della strada (ho la presunzione di pormi a met� strada fra
questi due estremi) ma qui non stiamo parlando di *spiegare* nel senso
pi� stretto del termine, ma di esporre a grandi linee. Di cercare di
far riflettere. Di cercare di comunicare cosa � ragionevole (parola
che amo molto) e cosa no. Trovo molto importante che le masse si
informino sulla grandezza dell'universo, sulla piccolezza dell'atomo e
su una miriade di altre cose della fisica e delle altre scienze. Non
perch� possano venire a capo di chissa che, ma perch� cmq � uno sforzo
che qualche frutto lo da, tra cui il frutto importantissimo di farsi
un'idea un po' pi� chiara e razionale del reale (o anche quello ancora
pi� importante e solo apparentemente opposto: confondere le idee e
suscitare dubbi). Perch� se accendo la tv, guardo lo schermo del
metr�, o apro il giornale devo essere afflitto da oroscopi, maghi
guaritori, o altre idiozie del genere? Forse gli sforzi divulgativi,
nel loro piccolo, possono contribuire al diffondersi di uno spirito
pi� scientifico.
P.S. Feynman non dice che � una fesseria, mi sembra che sei caduto in
uno di quei toni da giornalismo sensazionalistico che giustamente
trovi spesso irritanti. Come fai a dire una cosa del genere? Non ti
capisco.
P.S. P.S. Mi spiace ma non potr� rispondere prossimamente (forse,
"forse", domani sera, ma giusto una frase, non certo una sleppa cos�)
Received on Tue Nov 27 2007 - 23:16:29 CET

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