Archeopteryx ha scritto:
> ...
> Inizio a pensare che il fisico non si ponga proprio il
> problema del "perch�" ma solo quello del "come", e resto
> con un tremendo senso di inappagamento, come se tutta la
> costruzione dell'elettromagnetismo poggiasse su fondamenta
> di sabbie mobili.
Cerco di esporti molto brevemente la mia personale filosofia.
1. Non e' vero che il fisico non cerca i "perche'"; solo che ha
imparato, da qualche secolo, che dei perche' vaghi e prematuri sono
soltanto dannosi ai fini del trovare le risposte.
2. In questo senso il "come" e' un passo preliminare ma ineludibile:
se uno non ha intanto capito bene il "come", e' inutile che cerchi il
"perche'".
3. In ogni caso qualunque "perche'" e' provvisorio e incompleto; ma il
fisico ha imparato che la ricerca dei "perche'" definitivi e completi
e' pura illusione, quando non peggio.
4. C'e' chi ha posizioni piu' radicali in senso strumentalista, e dei
perche' non vuole neppure sentir parlare.
A me pare che una tale posizione sia in realta' contraddittoria e non
praticamente sostenibile: nessuno puo' sopprimere del tutto la
congiunzione "perche'" dai suoi discorsi :)
Non sono sicuro che l'esposizione sia completa: anche questa va
considerata provvisoria, ma *e' comunque* una filsofia ;-)
--
Elio Fabri
Received on Thu Nov 29 2007 - 21:10:15 CET