SB wrote:
> Si come fanno gli Svizzeri, ma chi ti farebbe costruire quei bacini ad esempio
> in Italia che dopo la aciaugura del Vajont ha chiuso con quel tipo di impianti?
vedi, il vajont e' stato un crimine annunciato, si sapeva gia' che il
monte era instabile e la simulazione effettuata e' stata "addomesticata"
per ufficializzarne la sicurezza.
per inciso, se la sfiga avesse colpito a distanza di molti anni
probabilmente avrebbe suscitato meno scalpore, ma i fatti sono quelli.
di idroelettrico in italia ce n'e' molto, solo in calabria (che a nevi
perenni e bacini idrici notoriamente non abbonda) ci stanno *almeno* 4
centrali, e probabilmente di soluzioni meno criminali di quella del
vajont se ne potrebbero sicuramente trovare altre.
ovviamente *non e'* una risorsa indolore, al pari di qualsiasi impianto
un minimo di impatto ambientale e climatico ce l'ha, ma probabilmente e'
molto piu' sostenibile di una centrale a combustibile fossile.
foss'altro per il semplice fatto che si presta ad essere utilizzato
anche come serbatoio di immagazzinamento.
>> un solare "diffuso" come quello che ti ho prospettato ...
> E' un ipotesi più realistica di quella dei bacini ma che richiederebbe
> moltissime risorse.
e chi ha mai detto il contrario? pero' la direzione e' quella, dallo
studio di nuovi materiali amorfi adeguati all'abbassamento dei prezzi, e
comunque continuo a sostenere che un rivestimento alle costruzioni tocca
farlo, se e' fotovoltaico si acchiappano due piccioni con una fava.
> Bisogna considerare anche il fatto, trascurato da molti che i pannelli durano
> relativamente poco
20 anni? *relativamente* poco, vorrai dire, e la materia prima puo'
essere riciclata e riconvertita in nuovi pannelli ...
> Hai una vaga idea di quanta energia si può ricavare dalla fusione?
> Un ditale pieno di deuterio equivale a 20 tonnellate di carbone in termini di
> produzione di energia.
no, non ho idea, immagino che sia *tanta*, ma altrettanto tanta e' la
fame di energia.
quello che ho affermato e' che, per quanto piccolo possa essere il
consumo di deuterio, sul lungo (lunghissimo?) periodo il risultato sara'
l'esaurimento della riserva di acqua del pianeta.
e' immensa ed assicura millenni di energia ed abbondanza idrica?
si, ok, ma deve gia' da oggi essere vista come fase di transizione
pensando a soluzioni non "dissipative", ovvero che esauriscano in modo
non piu' riconvertibile le risorse del pianeta.
o, almeno, questo e' quanto secondo me dovrebbe essere fatto pensando ai
nostri discendenti.
> Credo anche che finirebbe prima il sole di bruciare il suo idrogeno che noi
> l'acqua di un grande lago.
non ho fatto i conti, li prendo per buoni e spero che siano realistici.
>> e' il sole, che direttamente (fotovoltaico) o indirettamente
>> (eolico, idroelettrico, etc) e' il motore primo di tutto cio' che puo'
>> essere sfruttato in modo piu' o meno sostenibile.
> Non sono d'accordo su questo, e basta fare due conti per capire perchè.
puo' starmi bene la tua opinione (opinabile per definizione :-) ), ma i
due conti sara' il caso che li espliciti.
perche' *ovviamente* e' il sole a muovere tutto cio' che ci circonda ...
senza sole la terra sarebbe una palla inerte che irradierebbe nello
spazio quel minimo di energia geotermica residua che *non* e'
sufficiente a mantenere la superficie a una temperatura adeguata al
mantenimento della vita ...
ciao
luh
--
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Togli _NOSPAM_ per rispondere in privato
Received on Mon Nov 26 2007 - 22:26:25 CET