3p ha scritto:
> Quello che volevo dire � che se � possibile capire molto di meccanica
> e termodinamica senza conoscere il calcolo infinitesimanel, allora si
> possono anche capire molte cose di meccanica quantistica pur senza
> conoscere i numeri complessi
Piano piano...
Intanto toglierei quel "molto": e' possibile capire alcune cose
fondamentali.
Poi per la m.q. non occorrono solo i numeri complessi: ci vuole
qualcosina di piu'.
Sia di matematica, sia di fisica (chissa' perche' questo secondo
aspetto viene sempre trascurato: uno magari non ha capito neppure le
tre leggi di Newton, e' al buio sull'elettromagnetismo, e
pretenderebbe di "capire" la m.q.
Questa e' una differenza essenziale: la scuola procede (dovrebbe
procedere, poi vediamo) attraverso passaggi tutti necessari.
La divulgazine pretende di saltarli tutti.
> questo avviene spesso (anzi ti concedo un quasi sempre) ma talvolta la
> divulgazione (che � pur sempre il frutto del lavoro di un uomo e non
> di una azienda pubblicitaria) � dominata da altri interessi. Come il
> desiderio di rendere per quanto possibile partecipe l'uomo della
> strada delle meravigliose conquiste della scienza. Grandi autori (come
> Einstein o Feynman per esempio) si sono sforzati in questo senso. Io
> non ho mai capito bene la tua posizione a proposito di questi sforzi.
> Ritieni siano sforzi inutili? Non � possibile per esempio provare a
> spiegare all'uomo della strada la doppia natura della luce?
Le intenzioni sono una cosa, il risultato un'altra...
Poi bisogna distinguere.
La divulgazione come la faceva Einstein (come si faceva in generale
ai suoi tempi) si rivolgeva a un pubblico _colto_, ossia che gia' era
in possesso di conoscenze di base piuttosto solide.
Feynman e' gia' parecchio diverso. Intanto a quale divulgazione di
Feynman ti riferisci? Io conosco un solo esempio: QED. L'hai letto?
Se anche l'hai letto, faresti bene a rileggerlo, specialmente
l'inizio.
Vedrai che F. dice chiaro e tondo: sono venuto perche' mi e' stato
chiesto, ma io sono molto scettico sulla vostra possibilita' di capire
qualcosa di quello che cerchero' di dirvi.
Insomma, si rendeva perfettamente conto di essere un richiamo, in
quanto Nobel di successo, e si divertiva a raccogliere la sfida di
spiegare quell'argomento, ma quanto a credere di poterci riuscire...
E infatti la mia opinione e' che solo chi abbia gia' alle spalle una
buona preparazione fisica capisce qualcosa.
> ...
> ma chiunque pu� comprendere la ragionevolezza della strana ipotesi
> dualistica se riflette con attenzione su alcuni esperimenti elementari
> (interferenza, fotoemissione di elettroni, millikan).
Una cosa e' sicura: tu QED non l'hai letto.
Altrimenti sapresti che F. dice chiaro che il "dualismo onda
corpuscolo" e' una fesseria. Eccoti le sue precise parole:
"Questo stato di confusione fu chiamato il 'dualismo onda-corpuscolo'
della luce, e si diceva scherzando che la luce era fatta di onde il
lunedi', mercoledi' e venerdi', di particelle il martedi', giovedi' e
sabato; la domenica, ci si pensava su!
Lo scopo di queste lezioni e' di raccontarvi come alla fine il
rompicapo fu risolto."
--
Elio Fabri
Received on Mon Nov 26 2007 - 20:49:51 CET