3p ha scritto:
> uhm... mi intrometto per dire la mia. Si sta un po' girando e
> rigirando attorno e forse si sta dicendo bene o male la stessa cosa.
Non credo, e del resto tu senza accorgertene hai cambiato argomento...
> ...
> Pensiamo per esempio agli studi di fisica che si fanno nelle terze e
> nelle quarte dei licei. Gli studenti non conoscono ancora il calcolo
> infinitesimale ma possono lo stesso ragionare piuttosto proficuamente
> di leggi di newton, gravitazione, pendoli, gas che compiono lavoro, e
> chi pi� ne ha pi� ne metta.
Il tuo primo equivoco sta nel confondere il ruolo della divulgazione
con quello della scuola.
La prima (ai nostri tempi) e' dominata da interessi commerciali, e dal
desiderio di assecondare il lettore, per vendere piu' facilmente.
Quindi niente sforzi, si deve dare l'illusione di poter toccare da
vicino le grandi scoperte e i grandi problemi...
La seconda prima di tutto ha dei tempi piu' lunghi; poi (bene o male,
di solito male, per tante ragioni) richiede agli studenti un certo
lavoro di studio e di ragionamento.
Poi non si propone di "vendere" l'ultimo grido della scienza, ma di
portare i ragazzi *per gradi* a capire alcuni concetti fondamentali ed
essenziali per capire piu' oltre.
Che ci riesca, e' un altro discorso, e oggigiorno capita anche che
nella scuola si cerchi di correr dietro alle mode. Che secondo me e'
una pessima pratica, per non usare parole piu' forti.
--
Elio Fabri
Received on Fri Nov 23 2007 - 20:55:37 CET