Re: curiosità miste

From: luh <usenet_at_drl.it>
Date: Sat, 27 Oct 2007 20:48:23 GMT

Giorgio Pastore wrote:
> Te lo rispiego senza formule (vedo che lo ha fatto Smargiassi):

ok, grazie ...

> la "distribuzione" di intensita' in lunghezza d' onda (ovvero di
> energia) significa quanta intensità arriva *in un intervallo unitario*
> di lunghezze d' onda in funzione della l' d' onda.

veramente a me basta l'intensita' puntuale, dell'energia associata a un
intervallo unitario (normalizzato?) non me ne puo' fregare di meno,
*ovviamente* cambiando il riferimento sulle ascisse varia (col
corrispettivo fattore di scala) il valore dell'energia associata
all'intervallo unitario, ma francamente non vedo il senso di quanto
discusso.

in origine ho affermato che puoi vedere il rumore bianco come
uniformemente distribuito (ampiezza) in frequenza, se anziche' vederlo
uniformemente distribuito in frequenza lo vedi in lunghezza d'onda il
risultato concettuale non cambia, sempre di componenti spettrali tutte
della stessa ampiezza stiamo parlando, che tu in ascissa ci metta
frequenza o lunghezza d'onda e' irrilevante.

almeno ai fini della definizione di rumore bianco ... ovvero della
generalizzazione del concetto di "bianco"

> Pero' questo comporta che quello che sostieni è falso: un intervallo
> unitario di l' d' onda NON corrisponde ad un intervallo unitario di
> frequenza, sia per il fattore c, sia per la proporzionalità inversa
> tra frequenza e l. d'onda.

ma infatti io all'intervallo unitario non ci penso e non mi interessa
.... non mi interessa calcolare l'energia associata a un intervallo
unitario, a che mi serve?

sto parlando di andamento della funzione di distribuzione non
normalizzata, se e' piatta con un riferimento sara' ancora piatta con
l'altro riferimento.

per gli amanti delle formule che non riescono a vedere la realta' fisica
davanti ai loro occhi se non attraverso le (a volte ingannevoli)
formule, definisco il rumore bianco come A(f)=k, con k costante, quindi
come si vede f nell'espressione dell'ampiezza A non compare, se non solo
formalmente, ed equivalentemente si puo' scrivere che A(f)=A(c/l)=k,
quindi il dl=-cdf/f^2 non ha nessun effetto.

per inciso, l'espressioncina altro non fa che correggere puntualmente il
fattore di scala tenendo conto del fatto che allo zero non corrisponde
frequenza zero bensi' infinita, e quindi rimappa correttamente in
ordinate i valori di energia associati alle varie componenti spettrali,
*ovviamente* nel caso in cui si abbia una funzione di distribuzione
dipendente da f (o l)

ciao

luh

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Received on Sat Oct 27 2007 - 22:48:23 CEST

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