Re: quando il collasso?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 24 Oct 2007 20:47:05 +0200

cometa luminosa ha scritto:
> ...
> 1. la perdita di informazione sullo stato del sistema.
> 2. Un effetto non lineare, diversamente dall'eq. di Schrodinger che �
> lineare.
> 3. Un aumento dell'entropia del sistema.
> 4. Una perdita appunto di coerenza nel senso che, ad esempio, viene
> distrutta la figura d'interferenza nell'esperimento delle 2 fenditure.
Su 1 ok.
Su 2 direi "non unitario" invece di non lineare.
3 e' la stessa cosa di 1: in questo contesto "entropia" e'
semplicemente l'opposto di "informazione".
4 ok.

BTW ho cominciato a leggere Zurek, e per ora ho i seguenti commenti:
a) Usa delle notazioni barbare
b) Non e' mica tanto chiaro... Ci sono diverse cose che non capisco.

> Quindi l'rreversibilit� diventerebbe un effetto descritto in modo
> particolareggiato, con regole ed equazioni, non semplicemente "ci� che
> fa collassare la funzione d'onda".
Questa sarebbe la tesi. Quando avro' finito l'articolo potro' dire se
e' anche dimostrato o no (se lo capisco...)

> A proposito del punto 1. ovvero la perdita di informazione sullo
> stato del sistema, � da notare che, d'altra parte, viene acquisita
> informazione di un'altro tipo: nel caso dell'esperimento delle 2
> fenditure, ponendo un detector dietro una di esse, si perde la figura
> d'interferenza, ma si acquisisce conoscenza sulla posizione della
> particella (ovvero si pu� stabilire da quale fenditura � passata).
> Anche questo fa parte della famosa "complementarit�".
Di questo non sono sicuro (ma dovrei capire meglio quello che ho gia'
letto...).
Un po' si connette a quello che dici dopo, ma direiche la perdita
d'inf. si ha all'atto della misura, anche se tu non vai a leggere il
risultato.
Quindi mi sembrano due cose diverse.

> Per quanto riguarda il collasso della funzione d'onda, bisogna inoltre
> far notare un'obiezione molto importante:
> ...
> Nota bene, perch� questo � importante: non � un'interazione o un
> fenomeno fisico che fa cambiare la psi, ma solo la *tua conoscenza* o
> meno del fatto che sia stata fatta una misura!
Non so se la maggior parte dei fisici sia d'accordo. Io vorrei che mi
si dicesse *con chiarezza* che cos'e' il "significato fisico"...

> se tu non sai che � stata fatta una misura, la psi �, diciamo, la
> sovrapposizione di due stati psi = psi_1 + psi_2 entrambi non nulli,
> se il tuo amico invece sa che � stata fatta una misura, con risultato
> psi_2, automaticamente la psi_1 diviene = 0.
No, qui hai proprio capito male.

Se parti dalla tua psi, e se il tuo strumento di misura e' fatto per
distinguere i due stati psi1 e psi2 (che e' cosa diversa da quello che
dici: ogni psi la puoi vedere come sovrapp. di tutte la f. che ti
pare...) l'atto della misura *di per se'* produce un tipo diverso di
stato, che si chiama "miscela statistica" (la matrice di densita' che
usa Zurek).
La lettura dello strumento seleziona un particolare stato, ma la
decoerenza c'era gia' stata prima.

> Personalmente ritengo (questa � solo una delle varie interpretazioni
> della MQ), che la psi sia un comodo artificio matematico, il migliore
> che abbiamo al momento, per descrivere il risultato degli esperimenti,
> ma niente altro che questo.
> ...
> secondo me sarebbe un p� troppo pretendere che quell'algoritmo *sia*
> il sistema fisico che stai studiando; del resto potresti in seguito
> trovare altri algoritmi che funzionano, anche completamente
> differenti.
In questo la mq non si differenzia da tutto il resto della fisica:
*tutti* gli schemi teorici sono "comodi artifici matematici",
"algoritmi", ecc. ecc.
                                                        

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Oct 24 2007 - 20:47:05 CEST

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