Re: Questa strana parità...

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Thu, 25 Oct 2007 21:11:06 +0200

Io ha scritto:
> Pensavo di dover cambiare segno a p perch�
> p = m v => p = m dx/dt
> quindi cambiando segno a x cambia segno la derivata, quindi cambia
> segno anche p che � proporzionale alla derivata.
> Perch� ci� � sbagliato?
Avevo gia' capito che sei ai primissimi passi della m.q.
Di che libro si tratta?

Ma qualunque sia il libro, dovrebbe aver detto da qualche parte che
bisogna dimenticarsi la meccanica classica, con tutte le sue leggi e
definizioni.
In m.q. q e p sono _osservabili_, rappresentate da operatori, con una
data rel. di commutazione, che agiscono sulle "funzioni d'onda" che
sono (detto molto alla buona) elementi di uno spazio di Hilbert.
Tutto questo ti e' gia' noto oppure no?

Non esiste una relazione come p = m dx/dt.
O meglio, esiste, ma in un senso diverso e piu' sofisticato, che penso
sia meglio per ora non presentarti se nn l'hai ancora incontrato.

> e se la scrivo come
> psi = exp [i ( dx/dt x - E t)/hbar]
> questa � la stessa psi di prima, dove non compare pi� il parametro p
> che succede se la scrivo cos�?
Succede che hai scritto una cosa senza senso, perche' la x argomento
della psi *non e'* una funzione del tempo che puoi derivare, ma e' la
var. indip. della f. d'onda.
         

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Oct 25 2007 - 21:11:06 CEST

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