> > * una inevitabile domanda... � spiegabile su un NG la differenza tra
> > copenhagen e wigner?
>
> Detto in due parole, Wigner considerava l'intervento della coscienza
> esattamente come il momento in cui il collasso aveva luogo; quindi un
> intervento ineludibile per tale avvenimento. Bohr (dire "Copenhagen" e'
> un po' generico, ci furono diverse sfumature) invece assegnava tale
> ruolo all'interazione con un sistema "classicamente descrivibile" (non
> necessariamente cosciente); richiesto di precisare cosa fosse un tale
> sistema, sosteneva che si tratta di un sistema in cui il collasso
> diventasse "irreversibile" (se ti sembra impreciso ed ambiguo,
ma mi sembra molto peggio che impreciso e ambiguo... mi sembra
semplicemente una tautologia!
* la funzione d'onda collassa quando interagisce con un sistema che la
fa collassare
* e che cos'� questo sistema?
* � una cosa che fa collassare la funzione d'onda
...forse l'ho intesa male, ma detta cos� � semplicemente ridicola.
Inaccettabile. E' una spiegazione che non spiega.
Sul fatto che il sistema che fa collassare la funzione d'onda non sia
necessariamente coscente, ci� farebbe istantaneamente scomparire dei
paradossi sui quali il dibattito � stato tempestoso per anni (e di
fatto non ancora spento). Come quello delle scatole di de broglie o
quello del gatto di schrodinger (ma in fondo anche il gatto � un
sistema coscente... oddio!!! pi� ci penso e + le cose diventano
complicate devo smetterla o finisco per lanciarmi dalla finestra!)
rispondo anche a cometa che mi ha scritto in free.it: le mie basi sono
purtroppo molto scarse. Ai tempi avevo studiato abbastanza bene la
meccanica quantistica elementare (equazione di schrodinger, e robe
varie fino al principio di indeterminazione compreso, avevo affrontato
il tutto in modo abbastanza soddisfacente ricollegandomi agli
esperimenti e formalizzando matematicamente, era uno studio che mi
aveva appassionato) ma morta li. Appena le cose tendono a farsi
complicate scompaio (e tra l'altro � passato del tempo e temo di
essere arruginito anche sulle cose che avevo fatto bene, sono solo i
concetti di fondo a essersi senz'altro impressi indelebilmente).
Quindi dubito assai di poter illuminarti su qualcosa :-)
Dulcamara. Il fatto che "un osservatore intelligente � per forza
macroscopico (il cervello � grossetto)" mi sembra un pensiero profondo
e pertinente. Almeno questa � solo una mia nettissima impressione, a
naso. Il teorema di ehrenfest mi ricordavo che era qualcosa di
importante ma non ricordavo pi� cosa. Cercando sulla wikipedia ho
visto che � un teorema che mette in relazione la velocit� di
variazione del valore di aspettazione con il rispettivo operatore e
con l'hamiltoniano. Improvvisamente mi � tornato in mente... che tuffo
nei ricordi! Quella formula serviva per dimoastrare l'indeterminazione
energia-tempo (una forma di indeterminazione che esula dalla
generalit� delle normali indeterminazioni che si ottengono da
heisenberg, infatti non esiste un operatore associato al tempo... che
bellezza che era studiare quelle cose!).
Received on Fri Oct 19 2007 - 23:03:22 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:09 CET