Ancora oggi si dice che un fluido non supporta le onde trasversali, o se
vi sono tali onde si attenuano immediatamente.
Se prendo una membrana circolare vincolata al bordo "tamburo", di raggio r
e la faccio vibrare nel modo fondamentale ad una certa frequenza acustica,
creer� sicuramente un'onda di pressione.
Per motivi di simmetria, l'intensit� dell'onda sar� massima lungo la
normale e andr� decrescendo, fino ad essere zero lungo tutto il piano
della membrana. Nelle normali casse, ho ancora onda di pressione lungo il
piano della cassa, in quanto la membrana non � perfettamente simmetrica e
perch� il costruttore cerca di attenuare per quanto possibile l'onda nel
retro della cassa. Penso che la cosa � pi� complessa, ma preferisco
sorvolare.
Ritornando al mio ragionamento, per qualunque distanza R dal centro della
membrana e per punti adiacenti sempre distanti R, avr� un gradiente di
pressione e quindi di velocit� del fluido.
Vero che per semplicit�, per distanze R sufficientemente grandi, l'onda si
approssima ad un'onda piana, ma ad essere pignoli, non lo sar� mai;
pertanto per ogni fronte d'onda, insieme all'onda di pressione deve
esserci un'onda di taglio. Trascuriamo se deve esistere un legame tra
questi due tipi di onda e andiamo avanti.
Se prendo un normale sondino posso sicuramente misurare e trovare la
esatta distribuzione dell'onda di pressione, ma con la stessa sicurezza,
se disponessi di un sondino per la rilevazione delle onde di taglio
"ammesso di riuscire a costruirlo" in ogni punto dello spazio dovrei avere
congiuntamente all'onda di pressione anche un'onda di taglio.
Per concludere: La fisica per i fluidi, nel corso degli anni, si �
interessata solo di onde longitudinali, perch� riusciva a misurare solo
queste, mentre in altri contesti ha sviluppato solo le onde trasversali
perch� riusciva misurare solo quelle?
Michele
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Received on Mon Oct 22 2007 - 18:23:50 CEST