"3p" <2g3m05_at_gmail.com> wrote in message
news:1192733738.318893.299260_at_q3g2000prf.googlegroups.com...
> Il collasso
> "istantaneo" mi da lo stesso senso di ripugnanza che a newton dava
> l'azione a distanza, mi sembra cos� ovvio che � una comoda
> modellizazione matematica! "istantaneo"... non � un nonsenso
> pretendere di applicare un concetto cos� astrattemente ideale e
> matematico alla realt� fisica delle cose!!!
Personalmente provo lo stesso senso di ripugnanza. Credo anche che lo provi
per gli stessi tuoi motivi e ritengo anche io che siano gli stessi di
Newton.
Oltre alle teorie a variabili nascoste maggiormente accreditate (che hanno
il non trascurabile problema della non localita') di cui ti ha parlato
Enrico, esiste anche una teoria (Eberhard) che non ha bisogno del collasso
"istantaneo" della funzione d'onda cioe' e' una teoria locale (e realista).
A detta di Eberhard il suo modello ha il "problemino" di non valere in tutti
i riferimenti in quanto in alcuni riferimenti causa ed effetto si
scambierebbero di ruolo, ma questo "problemino" lo vede solo chi non ha
chiare le tesi della convenzionalita' della simultaneita'. Il modello di cui
ho parlato spesso ultimamente, fa uso della stessa ipotesi di Eberhard
(esistenza di un riferimento privilegiato per la propagazione di segnali
superluminali che mediano i "collassi" delle funzioni d'onda) e
assolutamente non ha il "problemino" di cui parla Eberhard.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Oct 20 2007 - 00:46:29 CEST