Ecco la domanda promessa :)
Sappiamo che l'invarianza rispetto al gruppo di Poincare' e'
fondamentale nella consueta teoria quantistica dei campi.
Le rappr. irriducibili del gruppo definiscono quelli che Newton-Wigner
chiamano "sistemi elementari" e che vengono di solito identificati con
le particelle (anche se questo non e' del tutto corretto, ma ora
sorvoliamo).
Valter Moretti ha sottolineato piu' volte che in uno spazio-tempo
curvo l'invarianza di Poincare' non sussiste, e che quindi il concetto
di particella perde di significato e di utilita' in una teoria di
campo su spazio-tempo curvo.
D'altra parte lo spazio-tempo in cui viviamo (se cosi' si puo' dire)
e' indubbiamente curvo, anche se pochissimo: per questo gia' basta la
presenza della Terra.
(A titolo di curoisita', il raggio di curvatura alla superficie della
Terra ha l'ordine di grandezza di un'unita' astronomica: molto grande,
ma non infinito...)
Dunque nei nostri laboratori lo sp.-tempo e' curvo, anche se
pochissimo, quindi l'invarianza di Poincare' non sussiste, quindi la
particelle non esistono...
Allora che cosa sono quelle cose che studiano gli sperimentali? :-)
Faccio notare che il fatto che la curvatura sia piccola non ci salva:
che l'invarianza sussista o non e' un fatto qualitativo, non
quantitativo.
Oppure si puo' dare un qualche senso a una "invarianza approssimata"?
Quale potrebbe esserne il significato teorico?
Si potrebbe in qualche modo recuperare un concetto "approssimato" di
particella?
Io la risposta non la so: questa e' una vera domanda.
--
Elio Fabri
Received on Tue Oct 16 2007 - 20:55:33 CEST