Re: curiosità miste

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Fri, 12 Oct 2007 13:15:21 GMT

foley ha scritto:
> faccio un osservazione sempre sulle onde elt:

quando si parla di colori, bisogna per� sempre chiarirsi se si
parla in ambito strumentale (analisi spettrali fatte da
strumenti, coi loro bravi sensori e monocromatori, prismi,
reticoli, filtri e quant'altro) o in ambito sensoriale-percettivo.

Nel primo ambito ha senso disquisire di sinusoidi, armoniche
etc, mantenendo discorsi univoci e consistenti.

Ma quando si parla di percezioni, la cosa diventa molto meno
lineare. Abbiamo sensori assai parziali, di sensibilit�
estremamente non lineare, e che talvolta leggono in modo molto
simile colori che spettralmente sono assai diversi.
Ad esempio il cervello vede uguali o molto simili il violetto
(banda spettrale contigua all'estremo alto dello spettro
visibile) ed un magenta scuro (confluente dalla concomitante
presenza di una componente rossa, bassa frequenza, e blu, alta
frequenza, non contigue, e entrambe inferiori al violetto).

Idem il bianco. Il bianco non esiste, � una rappresentazione
percettiva. Il nostro cervello associa una certa connotazione di
particolare chiarezza-brillantezza, e "neutralit�" cromatica, a
un sacco di combinazioni spettrali distinte, tipicamente simili
a quelle della luce solare o di un corpo molto caldo (es. ferro
liquido molto caldo). Ci� non toglie che si possa generare uno
spettro visto come bianco anche solo sovrapponendo intensit�
opportune di una banda blu ed una arancione (discorso dei colori
complementari), o una viola e gialla.

La parte percettiva delle discussioni dovrebbe essere tenuta
separata dalle discussioni di "ottica spettrale strettamente
fisica", a meno che uno intenzionalmente non voglia studiare
proprio il problema dal punto di vista del cervello e la sua
interpretazione degli input.

> per esempio il bianco contiene 7 colori, ora non so se i 7 colori sono
> formati da singole frequenze o armoniche, oppure ognuno dei 7 colori ha una
> sola frequenza.

ha fisicamente senso parlare di bande, porzioni dello spettro
ampie o strette, anche a piacere, mentre la radiazione
monocromatica PURA, essenzialmente � un concetto astratto.
Nemmeno righe spettrali di emissione atomica sono rigorosamente
monocromatiche, spettralmente pure. Ci sono atomi pi� "caldi"
(veloci) e pi� "freddi" (lenti), atomi che si avvicinano e che
sia allontanano dall'osservatore, pi� infinite altre
sottigliezze quantistiche che nemmeno capisco che comportano
allargamento delle righe spettrali in bande di ampiezza diversa
da zero.

> comunque il bianco secondo quello che ho capito della
> trasformata di fourier dovrebbe avere la fondamentale a frequenza piu bassa
> quindi il rosso. giusto ?

Qui non so, lascio la parola a terzi. Di base penserei che il
concetto di armoniche superiori debba applicarsi solo a
frequenze multiple di quella fondamentale. Se non sussiste
questa relazione tra frequenza, parlerei soltanto di componenti,
indipendenti, ciascuna con la propria frequenza, alta o bassa
che sia.
Il rosso � la pi� bassa, il violetto la pi� alta, ma non mi
suona bello chiamare il rosso armonica fondamentale e il
violetto (o altri colori) una sua armonica.

Per quanto ne s� una radiazione potrebbe essere fatta da due
componenti le cui frequenze sono in rapporto irrazionale (es.
pigreco) reciproco, e l'occhio non avrebbe problemi ad assegnare
un certo colore risultante (anche se a rigori la forma d'onda
risultante avrebbe periodicit� infinita)
ciao
Soviet

> se cosi fosse, il bianco ha la frequenza del rosso, ma con le altre 6
> armoniche il timbro cambia e noi percepiamo il bianco?
> grazie ancora
> ciao
>
Received on Fri Oct 12 2007 - 15:15:21 CEST

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