Re: tempi dei salti energetici---

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Wed, 26 Sep 2007 23:19:54 GMT

Elio Fabri ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> ...
>> (dove per giustificazione intendo spesso cercare di collegare un
>> fenomeno ad altri gi� noti, cercando di evidenziare analogie dove ci
>> sono, o cmq ottenere qualcosa usando strumenti gi� in possesso).
> Uhm... Procedimento pericoloso...
> Qualche volta funziona, ma molte altre, meglio lasciar perdere (leggi
> il mio post precedente, per es.)
>
>> Siccome spesso ho paragonato un elettrone (coi moti orbitale e
>> di spin) alla pi� piccola calamitina immaginabile, sono emerse
>> due scuole di pensiero antitetiche del perch� gli spin opposti
>> siano repulsivi (e meno stabili) di quelli paralleli, sempre
>> immaginandoli come calamite.
>> ...
>> Invece ho cercato di spiegare la cosa (Hund, parte sugli spin)
>> in base a una considerazione diversa : ho paragonato il moto di
>> un elettrone a una corrente elettrica elementare, e ho detto che
>> quando due correnti, anche macroscopiche, viaggiano concordi, i
>> fili si attraggono e tendono a appiccicarsi, mentre quando le
>> correnti sono discordi, tendono a respingersi.
>>
>> E' possibile che sia una non-spiegazione, secondo la definizione
>> che hai in testa tu, nel senso che la parentela dei fenomeni �
>> soltanto apparente e non reale, per� imho da almeno l'idea che
>> anche quella parte del principio abbia qualche collegamento con
>> qualche evidenza sperimentale e misurabile (ad es. mi pare che
>> il campione di forza di 1 Newton sia proprio collegato ai fili
>> paralleli infiniti percorsi da 1 Amper a distanza di un metro).
> Certo che e' una "non-spiegazione"!
> Infatti e' completamente sbagliata.
>
> BTW, il discorso del newton (minuscolo, please) e dell'ampere non
> c'entra il classico tubo.
> E' vero che 1 ampere e' definto come la corrente che scorrendo in due
> fili paralleli distanti un metro, provoca tra i due fili una forza
> (attrattiva o repulsiva, a seconda dei versi) di 2x10^(-7) N.
> Ma appunto: che c'entra?
>
> Il fatto e' che la regola di Hund degli spin *non ha niente a che fare
> col momento magnetico dell'elettrone.

:-(
Ricorder� di evitare di ricorrere a questo paragone, d'ora in poi.


> Dovresti sapere che nei livelli atomici il momento magnetico
> dell'elettrone influisce solo in dettagli fini (appunto la "struttura
> fina") mentre le separazioni di cui tratta la regola di Hund sono di
> ordini di grandezza maggiori, e ci sarebbero anche se per assurdo gli
> elettroni avessero spin senza avere momento magnetico.

questo punto non mi � chiaro per niente, purtroppo.
Non capisco in che modo, se gli elettroni non avessero momento
magnetico, le configurazioni a spin paralleli potrebbero avere
energie diverse da quelle a spin alterni o messi a casaccio.
In effetti pensavo che l'interazione tra gli spin di elettroni
vicini fossero di tipo magnetico, appunto.
Non so di che interazioni si tratti, se non lo sono.

P.S. il punto della massima occupazione del maggior numero di
orbitali degeneri, invece, non mi crea problemi, perch� � per
ragioni elettrostatiche

>
> La ragione della regola di Hund sta nel principio di Pauli, combinato
> con la *repulsione elettrostatica* tra gli elettroni.

uhm ...

> Detto molto alla buona, uno stato con spin elettronico totale elevato
> ha un'alta simmetria per lo stato di spin, e quindi deve avere bassa
> simmetria nella parte orbitale.

:-) Accetto sulla fiducia che sia una spiegazione alla buona.
Purtroppo mi rimane comunque non accessibile, perch� non so
niente di queste regole di simmetria.

> Il caso semplice e' quello di due soli elettroni, dove S=1 significa
> stato di spin simmetrico, quindi stato orbitale antisimmetrico, e S=0
> l'opposto.
> Ora se lo stato orbitale e' antisimmetrico, c'e' prob. nulla che gli
> elettroni si trovino nelo stesso posto, e porbl piccola che si trovino
> vicini.

idem

> Quindi l'energia potenziale elttrostatica (che sarebbe positiva e
> inversamente prop. alla distanza) non potra' essere grande.
> Viceversa, S=0 implica stato orbitale simmetrico, quindi buona prob.
> di avere gli elettroni vicini e percio' en, pot. grande.
> Risultato: lo stato S=0 avra' energia maggiore di S=1, che e' appunto
> la regola di Hund.
>
> Per quanto riguarda il dipolo e HCl, rimando la risposta a quando
> riusciro' a rispondere anche a Tetis, il quale - come e' suo solito -
> ha colto un aspetto profondo del problema, pero' ha anche
> terribilmente complicato tutto il discorso...

gli ho risposto pure io perch� mi ha messo dubbi e, mea culpa,
non ho chiarito il dubbio originale
(mi associo cmq all'ammirazione per i suoi ciclopici contributi,
anche se mi limito a contemplarli
come strani capolavori di arte astratta e misteriosa, eh he he)


ciao
Soviet_Mario
Received on Thu Sep 27 2007 - 01:19:54 CEST

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