Re: spettro di corpo nero

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 28 Sep 2007 21:07:15 +0200

ivan ha scritto:
> Per me � stata una sorpresa leggere che la forma della distribuzione
> delle frequenze di un corpo nero dipende unicamente dalla temperatura.
> Io vedo, penso non del tutto erroneamente, la temperatura come indice
> dell'energia media delle molecole. Un conto per� � muoversi ( per le
> molecole ) ed altro conto � emettere radiazione elettromagnetica.
> Pensavo che la radiazione elettromagnetica originasse dal decadimento
> di stati eccitati, e che l'energia per l'attivazione di stati eccitati
> dipendesse fortemente dal tipo di molecole, o di atomi.
> Pensavo non fosse in contraddizione pensare ad un corpo ( o un gas ) a
> temperatura cos� bassa ( ma non nulla ) che le molecole si muovono, e
> anche si urtano, ma non emettono radiazione ( in quanto gli urti
> possono non essere sufficienti a generare stati eccitati ).
> Ma la legge del corpo nero impone che cos� non sia.

cometa luminosa ha scritto:
> Quella legge � valida all'equilibrio termodinamico e ci� implica che
> le molecole si siano scambiate energia; inoltre si parla di corpi allo
> stato condensato, non di gas. Per singoli atomi o singole molecole il
> tuo ragionamento � giusto, ma per corpi allo stato condensato bisogna
> considerare anche i livelli energetici di tutto il corpo, che cadono
> ad energie pi� basse rispetto alle transizioni elettroniche o roto-
> vibrazionali delle singole molecole.
Questa e' un pezzo, ma solo un pezzo, della risposta.
E neanche del tutto vera: che ne dici delle stelle?

La prima cosa che direi a ivan e' che la legge del corpo nero vale
appunto per un corpo nero.
Ma nessun corpo reale e' veramente nero, anzi alcuni non ci si
avvicinano neppure.
Quindi la domanda da farsi sarebbe: da che dipende che un corpo sia
piu' meno una buona approssimazione a un corpo nero?
E qui la tua risposta comincia ad avere senso.

Pero' e' importante raccontare che anche sperimentalmente il modo
migliore di realizzare un corpo nero e' di costruire una cavita'
termostatata, praticarci un forellino, e misurare la radiazione che ne
esce.
Cosi' furono fatte, oltre un secolo fa, le misure. Chissa' perche' di
questo aspetto non se ne parla mai: accanto alla teoria c'erano anche
gli esperimenti...

Cosi' la domanda si sposta ancora: perche' un forellino in una
cavita' e' un buon corpo nero?
                                    

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Sep 28 2007 - 21:07:15 CEST

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