[it.scienza.fisica 19 set 2007] Enrico SMARGIASSI ha scritto:
>> Comunque, detta X una grandezza fisica, cosa si denota esattamente con
>> il simbolo dimensionale [X]?
> Il modo in cui scala il valore della grandezza al variare delle unita'
> fondamentali. Se [X]=[L] allora dimezzando l'unita' di lunghezza
> raddoppi il valore, ecc..
Questo e' in sintesi l'uso "applicativo" delle "relazioni dimensionali".
Poiche' E.Fabri parla di una "diffusissima confusione tra dimensioni
fisiche ed unita' di misura", faccio notare che di fatto non esiste una
definizione formale rigorosa del simbolo dimensionale [X] condivisa in
modo univoco da tutti i testi.
Nonostante questa ambiguita' semantica, si puo' comunque affermare che
sintatticamente l'ordinario "calcolo con le unita' di misura" ed il
"calcolo dimensionale" sono perfettamente isomorfi.
Volendo e' percio' legittimo identificare il simbolo [X] con l'unita'
di misura della grandezza X (in un sistema coerente fissato).
Non si puo' "vietare" questa interpretazione.
>> E come la mettiamo con il fatto che grandezze adimensionali diverse non
>> sono confrontabili ne' sommabili fra loro?
> Su questo mi pare che abbiamo discusso tempo fa. La mia posizione e' che
> questo divieto di sommabilita' non sia vero, o meglio che quando e' vero
> lo e' per ragioni indipendenti da questioni metrologiche.
Ricordo quella discussione.
Qui mi interessa solo notare che per definizione assiomatica o costruttiva
due numeri reali sono sempre confrontabili e sommabili. Invece esistono
grandezze adimensionali non confrontabili e sommabili tra loro.
Avrai capito che IMO le grandezze adimensionali _non_ sono numeri.
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Thu Sep 20 2007 - 23:03:35 CEST