On 18 Set, 12:46, vmoret..._at_hotmai.com (Valter Moretti) wrote:
> Si pu� a questo punto dimostrare che, in virt� del postulato di cui sopra e
> di qualche altra ipotesi naturale (non la faccio lunga...), le leggi di
> trasformazione tra le coordinate di due differenti sistemi di riferimento
> inerziali I e I' sono lineari non omogenee della forma
>
> X' = L X + T
Ciao Valter
credo che il punto delicato sia questo. Se per ipotesi prendo
trasformazioni lineari allora la strada � spianata. Ma come posso
ragionare per arrivare a dire che le trasformazioni sono lineari?
> dove X= (x^0,x^1,x^2,x^3) e X'= (x'^0,x'^1,x'^2,x'^3)', T � un vettore di
> R^4 e L � una matrice 4x4 che soddisfa
>
> L^t E L = E dove E= diag (-1,1,1,1) (1)
Ok qui hai sottolineato che le trasformazioni di Lorentz sono
isometrie. Solo che qui il problema � al contrario: imponendo
trasformazioni lineari ottengo le tras. di L. e da qui vedo che
conservano E.
A sto punto mi chiedo come sulla base che hai trovato un tensore
doppio simmetrico covariante allora lo chiami tensore metrico. Per
essere un tensore metrico deve anche essere def. positivo (negativo)
mentre quello non lo �.
Oppure � proprio il concetto di misura dello spazio tempo che bisogna
ridefinire?
Scusate se non ho risposto subito ma ho avuto qualche impegno :)
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Ciao Neo
Received on Thu Sep 20 2007 - 21:03:17 CEST