Re: tempi dei salti energetici---
Giorgio Chiantore ha scritto:
>> cometa luminosa ha scritto:
ciao, ti hanno risposto in molti in maniera rigorosa e,
immagino, che non ti ha tolto il dubbio iniziale.
Probabilmente non te lo toglier� di certo io, in quanto non
conosco risposte precise al tempo impiegato dalle transizioni
elettroniche, ma siccome nell'intero thread non ricordo pi� se
sia emerso qualche numero concreto o meno, provo a dirtene una
al riguardo.
In chimica diamo per "noti" almeno gli ordini di grandezza medi
richiesti da queste transizioni elettroniche (nelle molecole
almeno, non so se adatti ad altri stati della materia), e sono
dell'ordine di grandezza (se non ricordo male !) di
10^(-15) secondi.
Parlo proprio del tempo "proprio" della transizione, senza alcun
riferimento alla vita media degli stati eccitati, che come
giustamente ti aveva detto Cometa_Luminosa, dipendono molto
fortemente dal sistema osservato. Ad es. ci sono sistemi allo
stato solido (come il solfuro di zinco, il fosforo), in cui i
tempi di permanenza dello stato eccitato possono anche essere
molto lunghi (si parla di fosforescenza ... ne osservo quasi
sempre un esempio saldando con elettrodi rutilici : dopo
l'eccitazione della scoria fusa con arco voltaico, persiste per
circa uno-due secondi un'emissione residua di luce fredda dalle
sfumature dal violaceo al verdastro, alquanto differente dal
calore rossastro, e che si vede anche per riflessione su
un'altra lamiera, cosa che il calore rosso non fa).
Un principio, di Franck-Condom, relativo alle transizioni
elettroniche afferma anche che questi processi sono cos� tanto
pi� rapidi delle normali dinamiche molecolari (vibrazioni,
rotazioni, frequenza di urti intermolecolari in soluzione),
indicativamente di 4-5 ordini di grandezza, che le transizioni
elettroniche possono essere trattate come se si verificassero a
nuclei atomici completamente immobili.
Se ad es. a temperatura ambiente una molecola subisce circa
10^(10) urti al secondo, � chiaro che quel margine di 4-5 ordini
di grandezza di maggiore velocit� delle transizioni elettroniche
� grossomodo consistente con tempi propri di 10^(-15) secondi
appunto.
Posso ovviamente sbagliarmi coi numeri, ma, al di la di tutte le
doverose spiegazioni teoriche e interpretazioni sulle grandezze
in MQ, rimane il fatto che un ordine di grandezza del fenomeno
esiste ed � noto, qualunque cosa significhi di preciso.
Non so purtroppo dirti come sia stato ricavato (i tempi della
fosforescenza viceversa sono spesso misurabili in modo diretto,
ma non sono i tempi che chiedevi tu)
ciao
Soviet
CUT
Received on Wed Sep 12 2007 - 20:36:34 CEST
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