"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> wrote in message
news:fc8rro$lka$2_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Bruno Cocciaro wrote:
>
> > L'unico problema del modello, nella forma presentata da Eberhard, e' che
> > parrebbe non valere in ogni riferimento (in alcuni riferimenti l'effetto
> > parrebbe precedere la causa).
>
> Allora non c'e` nulla di nuovo, mi pare. Nelle trattazioni che ho visto
> la validita' della causalita' di tipo einsteiniano e' data per scontata.
Beh, il "nuovo" c'e' sicuramente nella correzione operata da me. Se con
"causalita' di tipo einsteniano" si intende una causalita' basata
sull'ordinamento temporale degli eventi (ed Eberhard in effetti si basa su
cio'), allora io non l'ho certo data per scontata.
Al contrario, ho dato per scontato che quella causalita' sia priva di senso
fisico e mi sono chiesto a cosa dovremmo allora associare l'ordinamento
causa effetto, proponendo come risposta il verso del vettore quantita' di
moto dei "messaggeri" che vanno dal punto dove avviene la causa verso il
punto dove avviene l'effetto.
Sul non significato fisico dell'ordinamento temporale di eventi lontani
personalmente ho ben pochi dubbi, e comunque la partita e' stata giocata e,
secondo me, si e' chiusa.
Attribuire significato fisico all'ordinamento temporale di eventi lontani
equivale a sostenere la non convenzionalita' della simultaneita' a distanza
e questo e', a mio avviso, ormai insostenibile. Di cio', secondo me, si deve
prendere atto traendone le conseguenze.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Sep 13 2007 - 19:26:31 CEST