"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> wrote in message
news:fceeee$91s$1_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Bruno Cocciaro wrote:
>
> > A sarebbe comunque la causa e B l'effetto anche se sincronizzassimo
> > diversamente in modo da avere tA>tB.
>
> Mah. A me una sincronizzazione in cui l'effetto precede la causa pare
> semplicemente sbagliata, a mneno di rinunciare del tutto ai concetti di
> "causa" e di "effetto".
Allora dobbiamo dire che la sincronizzazione a fusi orari e' sbagliata
perche' da' luogo a descrizioni nelle quali si hanno aerei che partono alle
3 e arrivano alle 2, cioe' l'arrivo "precede" la partenza.
E' ovvio che la sincronizzazione a fusi orari non e' "sbagliata",
semplicemente sbaglieremmo noi a dire che la partenza deve necessariamente
essere avvenuta alle 2 e l'arrivo alle 3. Cioe' sbaglieremmo noi a dire che,
posti due eventi legati causalmente, associati rispettivamente agli istanti
tA e tB, l'evento causa e' necessariamente quello associato all'istante
minore fra tA e tB.
Siccome abbiamo a che fare comunemente con aerei veloci, ci pare ovvio che
la sincronizzazione a fusi orari e' convenzionale e che, posta la
sincronizzazione a fusi orari, non possiamo certo dire che la causa e'
necessariamente associata all'istante minore.
Siccome *non* abbiamo a che fare comunemente con segnali superluminali,
*non* ci pare ovvio che la sincronizzazione standard e' convenzionale.
Pero', come dicevo in precedente post, la partita sulla convenzionalita'
della simultaneita' e' gia' stata giocata e, secondo me (ma anche secondo
tanta altra gente, per quanto ci sia ancora chi non e' d'accordo), si e'
chiusa:
la sincronizzazione standard e' convenzionale esattamente come lo e' la
sincronizzazione a fusi orari.
Non e' "sbagliata" una sincronizzazione nella quale si avrebbe tA>tB pur
essendo la causa in A e l'effetto in B, sbagliamo noi a pensare che la causa
debba necessariamente essere associata all'istante minore (per inciso, e'
proprio questo lo sbaglio che fa Eberhard).
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Sep 14 2007 - 19:36:44 CEST