Re: La relatività è una teoria incompiuta?
Il giorno marted� 17 luglio 2012 08:56:27 UTC+2, El Che ha scritto:
> CP
Potr� essere comprensibile DOPO che avrai compreso che essa � falsa. Ma prima di allora, se sei un investigatore intelligente, ci sar� sempre qualcosa che non ti convincer�.
EL CHE
Scusami, ma ci� � errato: puoi essere un investigatore eccellente, ma senza *dati* ed/o esperimenti che smentiscano o invalidino parte di una teoria col cavolo che t'accorgi che qualcosa non va. La meccanica di Newton funzionava perfettamente... Prima. E non � che Newton fosse esattamente un fessacchiotto.
CP
"Senza *dati* ed/o esperimenti" l'hai scritto tu, non io. Io ho parlato di un ricercatore intelligente, cio� di qualcuno che non si limita a contemplare il testo scritto di una teoria per sapere se funziona o no.
EL CHE
Vale anche per tutti gli sperimentatori che quotidianamente usano RG ed RS?
CP
Naturalmente. Anzi, soprattutto per loro. Con questo non voglio mettere in dubbio il fatto che la RS e la RG - ma anche il resto della fisica del novecento - risolvano parecchi problemi altrimenti insolubili e che quindi si possa legittimamente dire che funzionano; tuttavia chi pu� negare l'estrema difficolt� che chiunque, e non solo un principiante come me, incontra nel tentare di crearsi un'immagine concettuale dei fenomeni che descrive matematicamente? Il dualismo onda-particella, la massa di un corpo che prima tende all'infinito per v prossime a c, e poi, senza capire bene perch� rimane costante, o chissa, malgrado la sua energia cinetica aumenti esponenzialmente; e poi la relativit� delle lunghezze, la dilatazione del tempo, la curvatura dello spazio-tempo, la non addizionabilit� delle velocit�, ecc., insomma tutti concetti sicuramente necessari, utili, preziosi, ma impossibili da unificare in un paradigma chiaro coerente, consequenziale.
Questa, ripeto, non vuole essere una accusa di colpevolezza o di incapacit� nei confronti dei fisici o, pi� impersonalmente, nei confronti della Scienza, perch� gi� mi sembra un miracolo che l'ingegno umano sia stato capace di trasformare una montagna millenaria di chiacchiere filosofiche in un'impresa cos� possente come quella scientifica nel solo arco di 3 o 4 secoli. Vuole soltanto essere un invito a non perdere la speranza nella possibilit� di realizzare prima o poi quel sogno dell'intelletto che gli antichi scolastici esprimevano con il motto: "Ordo et connexio rerum ac ordo et connexio idearum".
Received on Wed Jul 18 2012 - 02:35:48 CEST
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