Re: esiste il libero arbitrio?

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Sat, 1 Sep 2007 20:29:25 +0200

Giovanni "Darke" Neiman <darth.vader_at_libero.it> wrote:

> mai visto Schindler's List?

No, sotto il profilo cinematografico sono un analfabeta conclamato. E
ci� nonosante abbia due grossi multisala a un quarto d'ora a piedi da
casa! :-(
 
> Oskar Schindler diceva che il vero potere non � l'esercitare un grande
> potere, ma possedere un grande potere e, in caso, _scegliere_ di _non_
> usarlo.

E aveva ragione, naturalmente. Solo che non capisco perch� certe cose se
non le si sentono al cinema... mah, lasciamo perdere.

> Leggila cos�: se diventi schiavo di un potere e non sei in grado di
> usarlo saggiamente, che potere �?

Per quel che riguarda la nostra mente (e in definitiva la nostra volont�
e il nostro libero arbitrio) il potere sul noi stessi � in effetti in
"cogestione" tra pi� sottosistemi che possono collaborare in armonia ma
possono anche prendersi a schiaffi, magari a causa di uno squilibrio
organico in s� di poco conto. Un libro famoso (e purtroppo palloso e
ripetitivo ma non per colpa dell'argomento), "la societ� della mente",
da perlomeno un'idea di come funzionano le cose a questo livello.

Per quel che riguarda i "vertici di governo" nell'individuo, di fatto la
coscienza e il cosiddetto inconscio (definizione quanto mai impropria
visto che, tecnicamente, � ancora pi� cosciente della coscienza
nominalmente considerata tale) sono come camera e senato che, visti come
un tutto unico, possono esprimere una libera volont� (o quantomeno una
*propria* volont�) pur mettendosi reciprocamente i bastoni tra le ruote
circa il rispettivo "libero arbitrio". Il potere � in effetti ingestione
collegiale ai due senza appartenere veramente a di nessuno dei due.

E' interessante notare come il sistema sia in un certo senso "modulare"
in quanto pu� agevolmente entrare a far parte, come sottosistema, di un
sistema pi� grande - la collettivit� - senza in effetti "sentire" alcuna
reale *ulteriore* limitazione di sorta rispetto a quelle che gi�
sperimenta nei rapporti tra le proprie componenti mentali interne. E non
riguarda solo la specie umana ma praticamente ogni specie i cui
individui siano in grado di convivere e cooperare in gruppi. E, come
testimonia il fenomeno dell'addomesticamento, � un meccanismo in grado
di integrare in un una potenziale larga comunit� pure specie diverse
purch� dotate di sistemi nervosi che siano, pur con sviluppi evolutivi e
complessit� risultanti diverse, derivabilida un unico "stampo"
originario.

 
> E'del resto la differenza tra ordinamento giuridico anglosassone
> (americano) ed europeo (romano). (...)

> Entrambe le posizioni hanno un loro perch�. (...)
>
> Nel primo caso al centro c'� l'individuo, nel secondo al centro c'� la
> societ�.

... e secondo me sono posizioni entrambe sbagliate, se vengono
assolutizzate. Ma penso che questo sia una conseguenza inevitabile del
fatto che, nonostante viviamo in societ� e costituiamo in societ�, non
abbiamo (credo; potrei sbagliarmi per�) una vera e propria "teoria della
societ�" che ci permetta di modulare in maniera pi� sistematica e meno
empirica il suo governo (e anche il suo autogoverno) dandogli, volendo,
una direttrice di sviluppo veramente *scelta* e quindi, in un certo qual
modo, una sorta di "coscienza" con cui autogestirsi in modo pi�
ponderato e meno in balia di automatismi acefali di quello subito
finora. Vedi il fatto che ancora oggi settori cruciali di comprensione e
governo della societ� sia a livello economico che politico dipendono in
effetti dalle qualit� di particolari individui (rari peraltro) e che
basti, letteralmente, l'accesso alle "leve del potere" non tanto di veri
e propri e propri "folli" ma anche di semplici *incompetenti* per
provocare disastri immani, a prescindere dall'onest� degli incompetenti
in questione.
Se finora ci si � sempre salvati in qualche modo, ci� � dovuto al fatto
che essendo la societ� un sistema caotico con dei suoi attrattori pi� o
meno individuati e precisamente definiti, questa in un certo qual modo,
gode delle propriet� di cui godono i sistemi viventi sui generis, cio�
anzitutto una cospicua capacit� di autoregolazione passiva (omeostasi).
Ma questo, se da un lato ci tutela dalla nostra ignoranza o anche crassa
stupidit�, dall'altro ci lascia, in patente contrasto con tutto il resto
del sapere ormai acquisito (e soprattutto con la potenza e le
possibilit� da questo consentite), giusto a un dipresso pi� avanti delle
capacit� di autogoverno dei clan o delle piccole trib� nomadi dell'et�
della pietra.

Certo, meglio di niente. Ma con tutto il florilegio di "masters",
"business school" e bigiotteria culturale assortita, mi aspetterei
*almeno* qualche risultato in pi�... Soprattutto oggi, dopo che lo
sviluppo della fisica e della matematica che gli gira intorno (tanto per
cambiare...) ha messo a disposizione di chi di dovere strumenti
analitici funzionanti per "capire" anche questa realt� e fare diventare
le capacit� di gestirla, da appannaggio di una minoranza di irripetibili
(e inaffidabili) "guru", abilit� acquisibili da chiunque sia determinato
a farlo, con un regolare corso di studio e addestramento, programmabile
e ripetibile a richiesta ogni volta che se ne senta il bisogno.
Che insomma, per dirla con altre parole, le capacit� di governo di una
societ� non siano peculiarit� di oscuri e rari individui pi� o meno
dotati o geniali, ma siano, al pari di ogni altra funzione complessa, ad
esempio quella del medico, acquisibili semplicemente frequentando il
corso di laurea "giusto" predisposto allo scopo.
Poi i geni esisteranno qui come altrove ma almeno, in questa situazione,
potranno mettere a frutto i loro talenti nel modo pi� produttivo senza
essere costretti, di fatto, a reinventarsi la ruota tutte le volte.

In parte le cose stanno sicuramente gi� cos� vista l'estensione senza
precedenti raggiunta dall'attivit� produttiva umana ma, almeno per come
la si vede "da quaggi� dabbasso", di lavoro per consolidare la
situazione ce n'� ancora parecchio da fare. Non che ci voglia molto a
rendersene conto: basta aprire il giornale... (imho almeno).

Ciao e buona domenica
Piercarlo

PS - Il thread ormai sta ormai andando irrimediabimente in OT. Spero non
ci caccino! ;-)
Received on Sat Sep 01 2007 - 20:29:25 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:10 CET