Re: Pattinatrici e particelle.

From: LuigiF <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Sat, 01 Sep 2007 09:29:44 -0700

On 1 Set, 12:46, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> Intanto puo' servirti a renderti conto che l'attrazione e' ottenibile
> dalla repulsione - quindi, volendo, da urti - anche in meccanica
> classica. Immaginarlo in questo caso non e' poi cosi' difficile: le
> micelle "spingono via" i polimeri, i quali si devono affollare altrove.
> Quando le micelle si avvicinano sentono la controspinta dei polimeri sul
> lato libero e non su quello affacciato l'un l'altra e pertanto tendono
> ad avvicinarsi. Teorie del genere tra l'altro vennero effettivamente
> avanzate due-tre secoli fa per spiegare in modo meccanicistico le
> attrazioni gravitazionali, elettriche e magnetiche.

  Guarda che non ho bisogno di alcun aiuto per rendermi conto che
l'attrazione � ottenibile dalla repulsione: ne sono gi� profondamente
convinto e, anzi, lo reputo l'unico meccanismo in grado di provocare
l'avvicinamento.

  Solo che un avvicinamento ottenuto in questo modo, mediante spinte
esterne, non lo chiamerei attrazione.

  Riprendendo un esempio gi� fatto: se vogliamo "far finta" che sia
l'aspirapolvere ad "attrarre" la polvere, va bene, purch� si riconosca
poi che, in realt�, � la pressione dell'aria a "spingerla" da dietro.

  Analogamente, le micelle del tuo esempio, si avvicinano tra loro, ma
non perch� si attraggono, bens� per i polimeri che "spingono" da
dietro.

Luigi.
Received on Sat Sep 01 2007 - 18:29:44 CEST

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