Il 03 Set 2007, 22:16, "Giorgio Chiantore" <chiantor_at_tin.it> ha scritto:
> Quando un elettrone compie un salto energetico (non si sa quando,
> ma ad un certo punto succede) verso il basso emettendo un fotone,
> quanto tempo ci mette?
Spontaneamente la transizione avviene per effetto della quantizzazione
del campo elettromagnetico. In assenza di campi o perturbazioni
che possano in qualche modo sollecitare la transizione l'emissione
spontanea di un fotone dipende dal quadrato del momento di dipolo
elettrico e dal cubo della frequenza relativa, ovvero dal cubo della
differenza di energia fra i livelli, in particolare maggiore � il salto
energetico, pi� piccolo il tempo di emissione spontanea, maggiore
l'elemento di matrice per il momento di dipolo fra lo stato iniziale e
lo stato finale, minore � il tempo di transizione. Risulta fra l'altro
che anche classicamente l'intensit� della radiazione di dipolo �
proporzianale al cubo della frequenza di oscillazione ed al quadrato
del momento di dipolo.
> Detto tempo dipende dal salto energetico - maggiore o
> minore energia del fotone emesso?
> Dipende dall'elemento - Hg anzich� H od O, Na etc?
>
> Esiste un esperimento per misurarlo?
Svariati. Fra l'altro la teoria prevede che gli elementi di matrice in
questione dipendando dallo stato di vuoto del campo elettromagnetico,
ne consegue che, per esempio la presenza di pareti semiriflettenti intorno
all'atomo pu� cambiare il tempo di emissione, e questo effetto � stato
osservato. Le misure sono in genere a carattere indiretto sulle popolazioni
di atomi soggette ad una blanda illuminazione, ad esempio, ma le misure
pi� precise si fanno nel regime di elevata illuminazione. Infatti il tempo
caratteristico
di emissione spontanea influisce sulla popolazione dei livelli.
> Grazie per una risposta.
Prego, e grazie per la domanda, che penso appassioni ogni curioso
di fisica.
> Giorgio Chiantore
>
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Received on Tue Sep 04 2007 - 20:48:12 CEST