Il 01/05/2013 02:38, Andrea Barontini ha scritto:
> Non mi ricordo dove l'ho vista la prima volta, se proprio qui chiedo
> venia e prego i moderatori di scartare questo mio post.... oltre che
> -ovviamente- se lo trovano troppo OT (io stesso il dubbio ce l'ho).
>
> Il link sotto trovo sia uno spunto di riflessione interessante su quanto
> possa essere economicamente svantaggiosa (nel senso di impiego di
> risorse) la confutazione di un'idea, se chi la propone non ha *lui
> stesso* la sufficiente onesta' intellettuale che ne permetta
> -eventualmente- la capitolazione... curiosa e inquietante dipendenza...
>
> http://www.keinpfusch.net/2010/03/la-teoria-della-montagna-di-merda.html
In altre parole � impossibile imporre una confutazione a chi non �
disposto ad accettarla. Beh, non � una novit�: si provi a far accettare
ad un credente la confutazione dell'esistenza di dio... Ma questo vale
per l'autore pi� che per quelli che dileggia.
Comunque, tutto lo pseudo ragionamento esposto nell'articolo si regge su
una premessa implicita, ma non dichiarata: chi sostiene teorie difformi
dalla verit� ufficiale � in errore. Corollario (anche questo non
dichiarato): le ipotesi non conformi alla verit� ufficiale sono per
definizione infondate.
Eppure, ad esempio, una ipotesi basata sulla constatazione che delle
enormi ali del boeing 757 che si sarebbe schiantato contro il Pentagono
l'undici settembre 2001 non c'era traccia tra i rottami non la
definirei infondata, se non per fede.
E definire rabbioso, in malafede, fastidioso, ostinatamente
indisponibile ad accettare la suddetta verit� ufficiale come l'unica
autentica, pronto a produrre una montagna di merda (un giudizio basato
su quali criteri non viene detto) pur di non essere costretto ad
ammetterlo, mi pare confermi l'approccio antiscientifico e fideistico
dell'autore.
--
Sostieni Rete ECO:
http://rete-eco.it/2012/sostienici.html
Received on Thu May 02 2013 - 23:31:16 CEST