On 25 Ago, 00:01, ramukr..._at_yahoo.it (Piercarlo) wrote:
> cometa luminosa <a.r..._at_usl8.toscana.it> wrote:
> > Quindi tu non cerchi di ragionare in modo autonomo in base alle
> > conoscenze che hai acquisito, ma in base all'autorevolezza di chi
> > esprime le proprie idee. Se lo avessi saputo prima, non avrei certo
> > perso tempo ad esprimerti le mie.
>
> Cosa vuoi che ti dica? Vuoi avere ragione a tutti i costi?
No, non voglio ragione. Se esprimo le mie idee qui � per discuterne;
se fossi assolutamente certo della loro validit�, non ne discuterei,
le farei pubblicare e basta. La mia osservazione � basata sulla
sensazione che tu non sappia ragionare in maniera autonoma su queste
cose, non per dar ragione a me, ma per darmene *o* per non darmene, ma
sulla base di *tue* argomentazioni e non sulla base del fatto che "se
i fisici come Feynmann hanno ragionato cos� vuol dire che non si pu�
ragionare in un altro modo".
> Anche matematiche. Feynman, nello spiegare l'esperimento delle due
> fenditure, fa una precisazione, che poi lascia a mezz'aria ma che la
> dice lunga in proposito: "per inciso (...) quando abbiamo a che fare con
> fenomeni ondulatori classici (...) usiamo i numeri complessi come un
> espediente matematico per semplificare le nostre analisi. Ma nella
> meccanica quantistica noi *dobbiamo* usare i numeri complessi. Le sole
> parti reali non funzionano. Questo al momento � solo un appunto tecnico
> perch� la formula appare identica in entrambi i casi".
> Per te questo probabilmente vorr� dire poco o nulla ma per me � stato un
> piccolo fulmine a ciel sereno. Feynman in pratica dice: "Attenti! Anche
> a livello matematico vi possono essere sottigliezze che possono
> lasciarvi con l'impressione di aver capito tutto quando in realt� non
> avete capito niente. E questo tipo di sottigliezze cominciano a
> presentarsi fin da subito!" Tutto questo, nella tua "spiegazione pi�
> dettagliata", almeno a me, sfugge. Se uno non la conosce gi� per altre
> vie e ha solo te come fonte di informazione... semplicemente sta fresco,
> altro che "autorevolezza"!
Questa � gi� una obiezione migliore. Mi piacerebbe sapere che cosa
volesse dire di preciso Feynmann.
> Ora a me, non essendo un fisico, mi interessa molto poco delle
> chiacchiere a pi� o meno alto livello che vanno ad attribuire la
> "confusione" della MQ a questa o a quell "errata visuale" o "approccio"
> (sia per il principio di indeterminazione che per l'entanglement): ve la
> potete intortare come volete ma la MQ continua a fare a pugni con il
> senso comune che, errato o no, � comunque il livello da cui parte la
> mente umana per definire il "dove sono e cosa ho intorno". E scusa se �
> poco!
> E "l'abbandono dello stretto realismo einsteniano" non � precisamente
> una cosa che si fa a cuor leggero, tanto per andare a prendere un
> cappuccino.
Che non sia una cosa che si fa a cuor leggero mi era evidente, te lo
assicuro, ma considera questa metafora:
Il tizio, brutto n.1, sporco e vestito male, si avvicina ad una fine
signorina e le chiede in modo rozzo di prendere da bere insieme a lui.
Risposta negativa.
Lo fa poi il tizio n.2, non brutto, vestito bene ed in modo gentile ed
educato. Risposta positiva. Risulta poi che il tizio n.1 ottiene una
percentuale di successi del 0% e il tizio n.2 del 50%.
Adesso trasforma la "richiesta del tizio" in "misura effettuata da un
rivelatore", e la "risposta della signorina" in "propriet� misurata
della particella".
Domanda: il rivelatore influisce sulla propriet� misurata?
E' cos� difficile riuscire a capire che la "propriet� misurata" � una
propriet� dell'intero sistema particella - rivelatore e non della
particella soltanto? E che quindi non ha senso parlare di "propriet�
della particella", perch� non pu� esistere?
Received on Sat Aug 25 2007 - 14:44:14 CEST
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